Cronaca e Attualità

Valguarnera paese accogliente…

Adesso che sono andati via ne possiamo parlare senza tema di dare addosso a persone che per scelta o per necessità si sono adattate a una vita certamente randagia. Zingari o comunque nomadi che ci asteniamo dal giudicare non avendo elementi per farlo. Gente che si guadagna da vivere commerciando palloncini e altri ninnoli nelle feste patronali e mandando i bambini più piccoli a chiedere l’elemosina. Stanno nel furgone e nella tenda sul marciapiede che si vede in foto, senza servizi e in condizioni igieniche e di promiscuità inammissibili per un paese civile. I rifiuti prodotti li spazzano un po’ più in là dal loro “accampamento”, mentre non sappiamo come abbiano fatto a lavare i panni che hanno steso ad asciugare nella finestra della scuola. Già, addossati per giorni a una scuola, il centralissimo edificio “Mazzini”. Senza che nessuno li veda, li redarguisca, si ponga un problema di decoro – se non d’altro – e trovi per loro una collocazione più confacente.

Ma d’altronde Valguarnera è un paese accogliente. O meglio, tollerante. Dove l’ambulante forestiero – che viene a vendere in paese perché altrove non è sopportato – può urlare la sua merce a tutto volume. Dove si può parcheggiare come si vuole. Dove si può sporcare ovunque impunemente. E dove si può usare l’intero perimetro del “Mazzini” per i bisogni dei cani, lasciando lì gli escrementi senza curarsi del via vai dei bambini e dei passeggeri della contigua fermata dei pullman.

Proprio in questi giorni qualcuno (non sappiamo se i volontari delle “Sentinelle ambientali” o gli operai del comune) sta pulendo l’area in questione rimuovendo i rifiuti e le erbacce spontanee. Resta da completare il lato ovest. E ci si augura che, una volta finito, un maggior senso civico dei cittadini e qualche controllo in più da parte delle autorità possano contribuire a mantenere pulito questo luogo che per centralità e interesse non è secondo ad altre vie e piazze del paese.

Salvatore Di Vita