Cultura e Società

Il martire piazzese

La TV messinese “Todo Modo” mi ha chiesto di parlare di un libro che avessi recentemente letto e che avrei desiderato consigliare ai lettori. Non ho avuto esitazioni: “Il Martire fascista” di Adriano Sofri (Sellerio editore, Palermo, 2019). C’era un problema: non avrei dovutosuperare il minuto è mezzo. “È possibile riassumere un libro in pochi secondi?” mi sono chiesto. Ci ho provato ed ecco il risultato:

Il Maestro Francesco Sottosanti in questione è il padre di Fulvio, il sindaco di Piazza Armerina e deputato regionale di estrema destra (il quale tuttavia, con  acrobatico trasformismo,  non disdegnò di candidarsi alla regione anche per un partito di estrema sinistra, il PSUP) che molti di noi hanno conosciuto.

Francesco Sottosanti frequentò, assieme a tanti valguarneresi, le Magistrali di Piazza e, dopo il diploma, andò ad insegnare in provincia di Gorizia con la finalità di italianizzare i paesi sloveni (integralmente di lingua ed etnia slovena) che l’Italia aveva acquisito con la Prima guerra Mondiale. Venne accusato di sputare in bocca ai bambini che in classe parlavano la loro lingua.

Quando fu ucciso, “I gagliardetti – scrisse un giornale catanese – si inchinarono alla salma del Martire che era partito dalla sua Sicilia per compiere nelle terre di confine la funzione più alta, quella dell’educatore di italianità fascista” e Piazza Armerina gli dedicò una delle sue strade più importanti, l’attuale via generale Muscarà.

Dietro questa retorica c’è in realtà il giallo che Adriano Sofri fa dipanare con maestria storica e narrativa. Insomma, un libro da leggere anche  per sapere cosa si può nascondere dietro le verità ufficiali.

Enzo Barnabà