Continua il dibattito tra il Sindaco e il Consigliere Speranza

Continua la diatriba tra il consigliere comunale Giuseppe Speranza (Libertà è partecipazione) e la sindaca Francesca Draia’ con quest’ultima che è ritornata sull’argomento ” Gestione Covid- 19″ e ha indirizzato alla nostra redazione la seguente nota che pubblichiamo integralmente.

Arcangelo Santamaria

<<Solo adesso ho letto le dichiarazioni del consigliere Speranza in merito alla gestione dell’emergenza COVID e delle vaccinazioni.

Ritengo che le sue dichiarazioni siano gravissime e come al solito prive di qualsiasi fondamento, ennesima espressione della campagna denigratoria a danno della mia persona e della mia amministrazione.

Il consigliere Speranza non è nuovo a queste subdole operazioni e lo fa sin dal primo giorno del suo fortuito insediamento. Anche questa legislatura non registra nessuna proposta costruttiva o intervento in favore della comunità, solo ed esclusivamente attacchi gratuiti e privi di fondamento nei confronti della mia persona e dell’amministrazione.

E come sempre non fornisce alcuna prova delle false accuse perché non può averne, così come non le aveva nell’occasione dell’istituzione della zona rossa quando non ha perso tempo ad accusarmi di esserne la responsabile. Ormai questo gioco si commenta da solo, è l’unico protagonista è chi è stato bocciato nelle urne dai propri cittadini ed oggi per un puro e fortuito caso si ritrova a vestire la carica di consigliere comunale tradendo lo spirito della carica utilizzata al solo scopo di denigrare la sottoscritta.

Speranza non accetta questa amministrazione contestando la volontà popolare spingendosi a fare paragoni con altri colleghi Sindaci di comuni di cui non conosce il tessuto sociale e i problemi.

Inoltre mi accusa di isolamento nei contesti Provinciali dimenticando che ho ricoperto la carica di Presidente della Srr, nominata all’unanimità da tutti i miei colleghi, ed oggi sono componente dell’Ati quale vicepresidente ed inoltre faccio parte del Consiglio dell’Ente Parco Minerario Floristella.

In ogni caso, a me importa amministrare la mia comunità e lavorare per il mio paese, cose che per il consigliere sono solo lontani miraggi e sogni irrealizzabili.

Sarebbe il caso che si faccia un esame di coscienza e qualcuno rifletta sul suo di modo di fare politica che ripeto è stato bocciato più volte.

Accusare il sindaco di inadeguatezza nel garantire sicurezza alla comunità in piena pandemia e con fenomeni di picchi di contagio che riguardano tutta la nazione rasenta ogni forma di ridicolaggine e di farneticazione.

Tutti i comuni della provincia hanno subito gli effetti dei contagi delle nuove varianti e diversi Comuni di sono ritrovati in zona rossa più volte è la causa è dei Sindaci??? Non credo proprio, in ogni caso Valguarnera di fatto in questo due anni è stata una delle comunità meno colpite e l’unica occasione che abbiamo subito la zona rossa è stato per 10 giorni.

Se possiede poteri paranormali avrebbe potuto contrastare lui i contagi durante le festività natalizie e denunciare e/o segnalare agli organi di controllo situazione di assembramenti. Ma non risultano segnalazioni in tal senso da riscontri con le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri e la polizia locale, che in questa occasione ringrazio per il lavoro di controllo di questi mesi.

Purtroppo l’incoerenza, l’arroganza e la saccenza del consigliere Speranza è evidente. Come è evidente il suo isolamento politico in consiglio e fuori dal consiglio, come è evidente la lontananza dalla comunità e dai cittadini.

Per il resto mi bastano le parole di sostegno e supporto dei cittadini.

Se ne faccia una ragione il consigliere Speranza, e si impegni a lavorare per rendere migliore la nostra comunità con proposte e azioni concrete e la smetta di inventarsi accuse infondate.

Noi lavoriamo per continuare a cambiare il sistema politico vecchio, ci siamo riusciti a livello locale e sono convinta che questo cambiamento avverrà a tutti i livelli.

La Politica oggi a Valguarnera è a servizio dei cittadini rispetto al passato, passato che è stato bocciato più volte dai cittadini>>.