Politica

Le proposte di Angelo Bruno per contrastare il randagismo

La piaga del randagismo sul tavolo della sindaca Francesca Draia’ che a seguito degli interventi di alcuni consiglieri comunali (Telaro, D’Angelo, Bruno), ha convocato un tavolo tecnico per ascoltare le proposte di soluzione avanzate dal capogruppo del Gruppo misto Angelo Bruno che subito dopo l’incontro ha diramato una nota stampa con cui dice: <<Ho deciso di partecipare all’incontro non solo per dimostrare al sindaco che l’opposizione è da sempre in prima linea per risolvere i problemi importanti, ma soprattutto per dare il mio contributo come ho sempre fatto. Durante la riunione ho presentato e protocollato le mie proposte per risolvere il problema randagismo>>. Quali sono le proposte avanzate?

  • Piani educativi, progetti e iniziative sociali sulla detenzione responsabile di cani;
  • applicazione dell’anagrafe canina con multe salate per chi non iscrive il proprio cane;
  • stipulare convenzioni con i Comuni limitrofi (Enna, Piazza Armerina, Assoro, Aidone) per affrontare di concerto il problema del randagismo;
  • creazione di un rifugio intercomunale per cani randagi;
  • istituzione di un ufficio per i diritti degli animali;
  • stipulare apposite convenzioni con le associazioni animaliste;
  • promuovere “una adozione a distanza” di cani già presenti nella struttura convenzionata con l’ente;
  • provvedere alla stipula di una assicurazione per eventuali danni provocati da uno o più cani randagi.

Tutta una serie di punti su cui il consigliere Bruno afferma: << Queste proposte, insieme, potrebbero rappresentare una strategia adatta per affrontare il fenomeno del randagismo nella nostra comunità. Serve la volontà del sindaco, dell’assessore al ramo e di tutto il consiglio comunale. Questa problematica non può e non deve lasciarci indifferenti. In conclusione, però, sento il dovere di invitare il sindaco a una riflessione più profonda. La questione non è più solo il problema del randagismo o le eventuali proposte, bensì le motivazioni che hanno portato il nostro ente ad avere una profonda difficoltà nella risoluzione dello stesso. Non possiamo negare, e forse è arrivato pure il momento di dirlo anche all’intera città, che le ragioni della difficoltà risiedono in una gestione insana dei conti pubblici. Il nostro è un ente che vive una profonda crisi, che ha chiare difficoltà economiche. Perché per la risoluzione di alcuni problemi, come quello appunto del randagismo, si potrebbero utilizzare somme che impegniamo per cose meno importanti>>. Sui conti pubblici, Angelo Bruno, elenca altre indicazioni. <<Potremmo iniziare con evitare le troppe e costose spese legali, tagliare le indennità di risultato dei funzionari, preoccuparci maggiormente di incassare prima di spendere (basti vedere i residui attivi arrivati a circa 7 milioni di euro). E ancora tagliare altri sprechi, per utilizzare le somme per i servizi necessari, come non a caso la sicurezza dei nostri cittadini. Quindi il randagismo non è un problema irrisolvibile in un ente che gestisce il denaro pubblico con responsabilità. Il sindaco se vuole davvero un confronto con il sottoscritto e con i colleghi consiglieri comunali, non deve fare altro che prendere atto della situazione economica che lei stessa ha creato. Perché tanto, presto o tardi, ne faranno i conti i nostri concittadini. Io come sempre sarò a disposizione esclusivamente della città che ho l’onore di rappresentare>>.

Arcangelo Santamaria