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Al comizio del Comitato “Salviamo la villa comunale” la Sindaca risponde con un video: “Dopo Enzo Sicilia nessuna opera pubblica realizzata”

Con un comizio tenutosi martedi’ sera in piazza della Repubblica, proprio sotto il Palazzo di citta’, il comitato << Salviamo la villa comunale Falcone e Borsellino>>, nato per cercare di modificare l’attuale progetto di riqualificazione del giardino municipale, ha tentato di arginare quello che è ritenuto un danno ambientale e strutturale. In oltre un’ora di interventi dei delegati del comitato, Gabriele Leanza, Davide Urzi’ e Carlo Garofalo, si sono elencati i dati tecnici e le << anomalie>> burocratiche di un progetto che pur approvato dalla Regione e finanziato con 1 milione di euro, e’ ritenuto <<approssimativo e lacunoso e anziche’ riqualificare il polmone verde che sorge in via Sant’Elena, lo sta deturpando e trasformando in una piazza con poco verde e con una nuova pavimentazione in pietra lavica che contruibira’ ad elevare le gia’ alte temperature estive>>. Ad aprire il comizio e’ stato il professore Vittorio Speranza che alla modifica della villa in piazza con la rimozione dell’attuale ringhiera artistica che la separa da via Sant’Elena, ha contrapposto ragioni storiche e sentimentali che per i valguarneresi (non solo i circa 600 che hanno sottoscritto la petizione promossa dal comitato) fanno della <<villa vecchia>> un luogo di tanti ricordi. In conclusione e’ stato chiesto alla sindaca Francesca Draia’ di fermare i lavori (attualmente si stanno estirpando le siepi e le aiuole), e di convocare un tavolo in cui amministrazione e consiglio comunale, comitato e associazioni ambientaliste, possano rivedere il progetto per riqualificare nel modo migliore la villa. Dopo qualche ora dal comizio, in diretta Facebook, la sindaca Draia’ ha confermato la sua intenzione di andare avanti con i lavori, lasciando al giudizio finale dei cittadini la qualita’ o meno della riqualificazione che si sta eseguendo. A conclusione del suo video intervento, la sindaca, citando Enzo Sicilia, sindaco che fece edificare la villa che si sta tentando di riqualificare, ricordando le varie opere pubbliche da lui realizzare ha detto << da quel sindaco c’e’ stato il buio piu’ totale e da quel momento in poi opere pubbliche non ne sono piu’ state realizzate>>. Per la sindaca che di fatto ha cancellato decenni amministrativi dimenticando i rifacimento di via Matteotti, piazza della Repubblica, piazza Francesco Lanza, Largo Litteri, via Sant’ Elena, Palazzo Prato, l’antiquarium di piazza colonnello Tuttobene e altre ancora ce ne sono ( scuole Lanza e Don Bosco, ecc…), la luce amministrativa si e’ riaccesa nel 2015 con il suo arrivo sullo scranno piu’ alto del Palazzo di citta’.

Arcangelo Santamaria