Politica

Speranza sulla ri-bocciatura del Pef

Il consigliere comunale, Giuseppe Speranza (Liberta’ e’ partecipazione), traccia un quadro sulle ultime vicende politico- amministrative, che stanno infiammando la gia’ calda estate valguarnerese. <<Nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale il Pef e l’Irpef hanno segnato due momenti importanti; un segnale chiaro da parte del civico consesso che sta tentando di correggere errori e scelte errate che da tempo condizionano la gestione dell’ente messo in ginocchio dopo anni di gestione insana da parte del sindaco>>. Speranza punta il dito contro Francesca Draia’ e afferma:<< La mancanza di lucidità del primo cittadino, l’agire secondo la regola del “ad ogni azione corrisponde una reazione”, rappresenta un metodo di gestione intriso di interessi, colpi di coda (ultimi?) che feriscono il profilo sociale, politico, ed economico privo di una guida razionale. Può risultare credibile un sindaco che oggi accusa il consiglio comunale di inerzia per i lavori di “devastazione” della villa comunale, ma non prende nessuna posizione verso la riduzione delle aliquote IRPEF votata in consiglio comunale da ben 8 consiglieri? Chi risponderà delle pressioni e dei condizionamenti verso i funzionari ed il collegio dei revisori che non hanno permesso di rendere efficace il provvedimento a partire da questo anno? >>. Giuseppe Speranza scende nel dettaglio e spiega:<<Il civico consesso aveva deliberato un nuovo sistema di diversificazione delle fasce di reddito che prevede una riduzione dello 0,3% per le fasce di reddito da 8mila a 15mila euro e dello 0,4% da 15mila a 28mila euro. Ultima fascia interessata dalla riduzione quella dai 28mila a 50 mila euro sulla quale la proposta prevedeva una riduzione applicando lo 0,5%. Inalterata quella dai 50 mila euro. Una battaglia di giustizia sociale che prevede un principio costituzionalmente garantito: “sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche tutti i cittadini in ragione della loro capacità contributiva”. Un principio che si scontra con le ragioni di chi attraverso una incontrollata gestione della spesa pubblica ha ritenuto in questi anni, nonostante la riduzione della spesa del personale dovuta ai pensionamenti (circa 400mila euro dal 2015), di utilizzare la spesa per alimentare interessi e potere, un modo per finanziare l’ennesima campagna elettorale di chi si erige a paladina delle buone cause, ma rappresenta l’espressione massima di un sistema che punta ad avere più consensi e quindi più potere, svendendo il nostro malato ente locale a consulenti professionali e legali, ad aziende che provengono dall’esterno arrecando danni ingenti al nostro tessuto produttivo locale>>. A motivare la linea del consiglio comunale Speranza aggiunge:<<La proposta votata e confermata dal consiglio comunale intende altresì restituire somme alle fasce più deboli che subiscono gli effetti della crisi e dell’inflazione. I dati negativi del rendiconto, la relazione della Corte dei conti l’incapacità alla riscossione certificata dal dato abnorme di residui attivi chiariscono a chiare lettere l’esigenza di operare una riduzione delle spese non necessarie, delle spese legali che hanno incrementato il contenzioso, e delle indennità di posizione organizzativa dei funzionari. Occorre comprendere fino in fondo quanto tutto questo ci costa; costa alle nostre famiglie, alle nostre imprese alle future generazioni. Tutto ciò appare oggi non più tollerabile. Per queste ragioni occorre continuare ad impegnarsi per una battaglia comune, senza cedimenti o ripensamenti. Sul Pef, infine, il consiglio comunale ha richiesto al segretario comunale di inviare la delibera all’Assessorato Energia, che probabilmente nominerà un Commissario che sostituendosi al consiglio comunale approverà il piano. Il consiglio comunale ha ribadito un principio emerso nelle ultime sedute: il Pef definisce non solo la tariffa, che rimane invariata, ma anche i servizi che la Giunta con una delibera ha alterato, modificando i servizi di esclusiva competenza del consiglio comunale alterando il capitolato d’appalto e la quantificazione del Piano Economico approvato nel 2021>>.
Arcangelo Santamaria