Politica

La maggioranza respinge la richiesta de “L’altra voce” per il progetto del marciapiede in c.da Buglio: “Deve passare in commissione”

In estate, si evidenzia maggiormente la pericolosità della strada provinciale n. 35, interessata da un intenso traffico veicolare nel tratto che dalla Villa Nuova conduce in Contrada Buglio e alle abitazioni ivi realizzate in numero tale da costituire un vero e proprio quartiere ad alta densità abitativa. Infatti in quella zona, urbanisticamente individuata nel Piano Regolatore Generale come zona «C», insistono diverse lottizzazioni già realizzate e abitate a cui si aggiungono le numerose residenze permanenti e stagionali del circondario che generano flussi di traffico automobilistico e pedonale tali da costituire qualche problema per la pubblica incolumità.
Molte volte i cittadini coinvolti hanno chiesto alle varie amministrazioni municipali d’intervenire direttamente o d’interessarsi presso la provincia per chiedere la realizzazione di un marciapiede nel tratto più pericoloso percorso quotidianamente dai tanti pedoni che si spostano per raggiungere il centro urbano distante poco meno di un chilometro.
Già la scorsa amministrazione aveva chiesto e ottenuto dal Commissario straordinario della Provincia di Enna l’autorizzazione per realizzare il marciapiede in quel tratto di strada, in modo da intervenire con progettazione interna dell’Ufficio tecnico comunale e attingendo ai cantieri di lavoro finanziati con bandi della Regione Siciliana.
Recentemente con una mozione il gruppo politico di minoranza «l’Altra Voce» ha risollevato la questione chiedendo al Consiglio di adottare un atto d’indirizzo che impegni l’Amministrazione comunale ad «attivare gli uffici preposti affinché predispongano il progetto del marciapiede che colleghi la “villa nuova” al complesso edilizio Buglio-Zia Lisa». La proposta, almeno nelle intenzioni, è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza consiliare, ma di fatto respinta – giusto quanto verbalizzato con la delibera n. 76 del 17/06/2016 – per un non meglio precisato «passaggio in commissione per poi ritornare in Consiglio Comunale». Da quella data non se n’é saputo più nulla.

Salvatore Di Vita