Cultura e Società

Parco Minerario di Floristella: un patrimonio da proteggere.

Palazzo Pennisi La mostra “Percorsi del Patrimonio Industriale in Italia”, organizzata dall’Aipai-Sicilia e dall’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda, al momento esposta presso il parco Floristella, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, ha fatto sì che si esaltasse uno dei patrimoni ambientali e di archeologia industriale più d’Italia. <<Al centro del Distretto turistico che sta nascendo a partire dalla Venere di Morgantina c’è il Parco Minerario Floristella-Grottacalda a Valguarnera, in provincia di Enna, Museo “en plain air” da salvaguardare e potenziare>>. Una opinione sottolineata dal presidente della Provincia di Enna, Giuseppe Monaco, dai sindaci dei comuni di Valguarnera, Piazza Armerina, Aidone, dal professore, Renato Covino, presidente dell’Aipai, (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale), dal dottore Fabio Bonsignore e dal dottore Salvatore Di Vita, rispettivamente presidente e direttore dell’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda, insieme a studiosi e storici come Enzo Barnabà, Primo Merlisenna, Giuseppe Caramma e Maria Carcasio, tutti presenti alla tavola rotonda sul tema “L’archeologia industriale in Sicilia: storia, valorizzazione e fruizione delle aree minerarie”, che si è tenuta il 20 ottobre scorso proprio al Parco Floristella. <<L’evento che ha avuto una grande partecipazione di pubblico e delle comunità locali- dice soddisfatto il direttore, Salvatore Di Vita- ha messo in luce il Parco Floristella come un esempio di “best practice” in linea con le direttive europee, proprio perché radicato nel territorio e perché ha dimostrato ampia capacità di progettazione e realizzazione del recupero, restauro e valorizzazione del sito minerario, 27 mila metri quadrati da gestire con una costante presenza e impegno per rendere fruibile in modo sempre più approfondito l’intera area>>. Perla del sito è il Palazzo Pennisi, in corso di restauro, dove attualmente si possono visitare la Mostra “Percorsi del Patrimonio Industriale in Italia”, e la mostra “I Fasci Siciliani”, realizzata dal Centro Pannunzio di Torino. Negli ex magazzini e officine della miniera, oggi sala conferenze e proiezione, inoltre, è possibile vedere il documentario “Il Paesaggio della Zolfara: la storia e gli uomini di Floristella” e il film “Rosso Malpelo” di Pasquale Scimeca. Sono visitabili anche le strutture produttive restaurate: il Palmento e il pozzo n. 1 risalente al 1860, i calcheroni, i forni Gill, i rovescelli e i carrelli per il trasporto dello zolfo e tanto altro ancora. << Memoria- afferma Di Vita- di una fase durata due secoli di sfruttamento del giacimento solfifero che ha dato ricchezza e lavoro, ma ha determinato anche drammatiche condizioni umane e sociali per le comunità dell’entroterra siciliano>>.

Arcangelo Santamaria