Cronaca e Attualità

Ma i parcheggi in piazza della Repubblica non dovevano essere quattro o cinque al massimo?

Uno schifo. L’ennesimo spreco di denaro pubblico. La volontà di pochi che prevale sul resto della popolazione. Potremmo continuare ancora con altre frasi, per descrivere la nostra personale opinione e non solo, sulla riapertura al traffico di piazza della Repubblica e, soprattutto, sul fatto che sia ritornata ad essere un mega parcheggio. Dobbiamo rassegnarci? Valguarnera non avrà mai una bella piazza? Migliaia di euro spesi per una bella pavimentazione in pietra lavica, lampioni artistici, alberelli, panchine e cestini, solo per fare un parcheggio per le autovetture dei giocatori di briscola, per gli amanti della chiacchierata e del caffè al bar, schiavi delle loro autovetture e incapaci di lasciare la propria auto in garage e fare qualche centinaio di metri a piedi. Ma i parcheggi in piazza della Repubblica non dovevano essere quattro o cinque al massimo? Le soste delle autovetture non dovevano essere limitate a pochi minuti? La pavimentazione della piazza già traballa e le chiazze d’olio di motori gocciolanti hanno già macchiato alcune parti della pavimentazione. Ecco come si sperpera il denaro pubblico. In questi giorni, poi, l’ipocrisia impera. I sostenitori del mega parcheggio, sono diventati architetti urbani e sentenziano sulla collocazione dei cestini per i rifiuti e delle panchine. Il loro ego gli fa notare solo che le panchine o i cestini <<potevano essere sistemate meglio>> e gli nasconde, però, l’obbrobriosa schiera di autovetture che nasconde ogni arredo. I commercianti della zona, ora che la piazza è stata riaperta al traffico e che le autovetture, per ore, possono sostare indisturbate dinanzi i loro negozi, come per miracolo hanno visto impennare il loro volume di affari e pare che non si preoccupino affatto, del mega parcheggio gratuito in dotazione dinanzi all’Outlet Village del Dittaino che sta per aprire i battenti e dirottare in quel Centro commerciale, centinaia di valguarneresi. Allora si’ che saranno dolori! Ci aspettavamo scelte più coraggiose, tendenti a migliorare la vivibilità del paese, che seguissero la stessa logica del divieto dei cortei funebri e del prossimo spostamento del terminal dei bus da piazza Garibaldi. Si è sempre in tempo e se la gestione della viabilità urbana, finalmente, funzionasse e se alla gente si iniziasse a dire che forse è meglio lasciare a casa la propria auto e utilizzarla solo quando c’è realmente bisogno, potremmo cambiare registro, salvare piazza della Repubblica e altre strade del paese (vedi via Garibaldi) dall’invasione delle auto.

Arcangelo Santamaria