Cronaca e Attualità

La vicenda IPRA in Consiglio Provinciale

Dopo il passaggio tecnico avvenuto alla vigilia di Natale, presso l’Ufficio provinciale del lavoro di Enna, la vertenza Ipra (l’industria farmaceutica della valle del Dittaino), questa mattina approda nell’aula del consiglio provinciale di Enna. I 67 operai dell’officina farmaceutica che da 2 anni e mezzo ha chiuso i battenti per mancanza di commesse, quindi, si aggrappano anche alle istituzioni politiche ennesi, per scongiurare il già annunciato passaggio dalla cassa integrazione alla mobilità.  Un passaggio che così come annunciato dal curatore fallimentare dell’azienda, il dottor Salvatore Cimino, avverrà sin dal prossimo 1 gennaio. Un passaggio che dopo 2 anni e mezzo di speranze di ripresa del lavoro, renderà ancora più remota l’ipotesi che l’Ipra, possa ritornare a produrre nella zona industriale del Dittaino, lì dove esiste lo stabilimento con macchinari che la proprietà aziendale, con l’ingegnere, Melchiorre Russo, definisce ancora all’avanguardia e appetibili per un eventuale acquisto, da parte di un nuovo soggetto che intenda rilanciare questa officina farmaceutica. Un passaggio di proprietà che, sempre secondo l’ingegnere Russo, in questi 2 anni e mezzo di chiusura del sito produttivo, si è tentato con alcune aziende del nord Italia, ma che poi si è arenato a causa della crisi economica globale. In realtà poche sono le speranze di riapertura dell’Ipra, visto che diverse altre industrie farmaceutiche italiane, hanno iniziato a produrre in Bulgaria, lì dove i costi di produzione sono più bassi. Quella dei costi di produzione è oramai una lotta persa in partenza, visto che nel mondo c’è chi è disposto a lavorare a prezzi sempre minori e anche senza le tutele per i lavoratori che sono previste nel mondo occidentale. I 67 operai dell’Ipra, questa mattina saranno tutti ad Enna per assistere alla seduta del consiglio provinciale e ancora una volta sperano che quel lumicino di speranza continui a rimanere acceso.

Arcangelo Santamaria