Cronaca e Attualità

Acqua pubblica: i cittadini della provincia di Enna scendono in piazza

La legge sull’acqua pubblica è divenuta una chimera; le partite pregresse continuano ad essere conteggiate e le bollette continuano ad essere da capogiro. Per questa ragione, la provincia di Enna ha deciso di scendere in piazza e lo farà il prossimo sabato 11 aprile. Ad annunciarlo il promotore dell’iniziativa, l’avvocato armerino, Giampiero Alfarini. <<Su sollecitazione di moltissimi cittadini della provincia di Enna- dice Alfarini- ho deciso di farmi promotore di una mobilitazione provinciale sulla vergognosa gestione dell’acqua nella nostra provincia. La vicenda, seppure complessa nei suoi aspetti giuridici ed operativi, si può riassumere in questo semplice dato di fatto: nella provincia più povera d’Italia, si paga l’acqua più cara d’Italia. È una situazione ormai insostenibile!>>. All’annuncio di Alfarini, hanno già risposto da vari paesi della provincia di Enna, perché il “caro acqua” pesa su ogni famiglia utente di Acqua Enna. <<La semplice fruizione di quella che è una risorsa indispensabile per la vita, nel nostro territorio è divenuta fonte di estremo disagio sociale. Non si può costringere una famiglia- afferma Alfarini- a dovere decidere se mangiare o pagare bollette e conguagli dagli importi assolutamente folli. Tale vicenda è frutto di un apparato criminogeno creato ad arte che ha trovato nel silenzio di una politica connivente, una favorevole sponda nel tempo>>. L’avvocato masaniello, lancia un appello al popolo: <<Solamente l’unione dei cittadini di tutta la provincia, può dare una spallata a questo sistema marcio. Sono consapevole dell’impegno gravoso che mi sto assumendo, ma spero nella collaborazione e nell’impegno civico di tanti altri cittadini. Facciamo sentire la voce del popolo>>.

Arcangelo Santamaria