Politica

Archiviata la denuncia di Castoro nei confronti del Sindaco. Lo sfogo di Francesca Draià su facebook

In diretta Facebook con un video- sfogo di 30 minuti, la sindaca Francesca Draia’ ha reso noto che il tribunale di Enna ha definitivamente archiviato la denuncia nei suoi confronti da parte dell’ex consigliere comunale del Pd, Nino Castoro. Quest’ultimo si era dimesso dalla carica di consigliere comunale, accusando la sindaca di ingerenze politiche sul posto di lavoro di Castoro che da quando si era schierato politicamente contro Francesca Draia, a suo dire, avrebbe subìto vessazioni sul luogo di lavoro (Castoro era il responsabile del cantiere rifiuti di Valguarnera). Il tribunale di Enna ha rigettato il ricorso di Castoro contro la prima richiesta di archiviazione ed ha così definitivamente chiuso il fascicolo di questa vicenda che da circa un anno aveva allungato delle ombre sugli atteggiamenti di Francesca Draia’. A confermare lo stato di tensione subìto é stata la stessa sindaca che, spazzate le ombre e incassata la sentenza del tribunale di Enna, è passata al contrattacco. Nel calderone messo sul fuoco da Francesca Draia’ sono finiti in tanti. In primis il Pd che in varie sedi istituzionali, con alcuni suoi rappresentanti, dopo le dimissioni di Castoro, ha presentato interrogazioni affinché si facesse chiarezza sulla vicenda. Draia’ che pretende delle scuse da chi ha avuto dubbi sulla sua condotta personale e politica, non ha risparmiato neanche i consiglieri comunali di opposizione e in modo particolare il capogruppo del Pd Angelo Bruno, quello della Dc, Filippa Greco e il consigliere di Libertà è partecipazione, Giuseppe Speranza, rei di avere chiesto una commissione di indagine in proposito e di avere soffiato sul vento della polemica e del discredito. Nell’elenco dei nomi del video di Francesca Draia’, oltre a quelli di diversi parlamentari e segretari di partito, hanno avuto risonanza quelli di Mirello Crisafulli e Totò Cuffaro. La sindaca ha ancora una volta ribadito di essere continuamente attaccata per il semplice motivo che da donna venuta dal nulla è riuscita per ben 2 volte a farsi eleggere e di non inchinarsi a nessuno.
La vicenda sembra destinata a continuare, sia in sede giudiziaria sia in quella politica.

Arcangelo Santamaria