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Notizie sportive, da Brooklyn ad Ancona: Filippo Randazzo è campione italiano

A pochi giorni di distanza dalla mirabolante notte di Belfast di Gerwyn Price, dove il gallese, sul palcoscenico della SSE Arena, ha chiuso due leg perfetti nella medesima giornata di Premier – portandosi in hotel anche i 5 punti in classifica; a poche ore di distanza dalla inopinata vittoria per un possesso dei Brooklyn Nets sul parquet dei Milwaukee Bucks di Bobby Portis e “Giannino” – il tutto adornato dai florilegi stilistici del condottiero delle gite fuori porta, Kyrie Irving, e dalle fragorose schiacciate della nonna di Andre Drummond; e a pochi secondi di distanza da una mia sonora battuta di arresto domenicale – che ha restituito alla mia persona un profondo stato di avvilimento e sonnacchia sportiva – Filippo Randazzo, in quel di Ancona, si è laureato campione italiano assoluto indoor di salto in lungo.

È il settimo titolo italiano per lui: una vittoria che sulla carta era ampiamente pronosticabile, ma che aveva bisogno di qualche conferma, anzi, di qualche riconferma. Ebbene, esse sono arrivate: nonostante il periodo di rodaggio, contornato dai vari aggiustamenti tecnici alla ricerca della formula perfetta – e i numerosi nulli ne sono la prova (4 su 6 salti) –  Filippo ha timbrato il cartellino con la misura di otto metri: un numero che ogni volta fa brillare gli occhi agli addetti ai lavori, un numero che per Filippo ormai è quasi normalità, ma che normalità non è, un numero che assurge, ineluttabilmente, il lunghista di adozione valguarnerese come il più forte di tutto il panorama italiano.

Adesso, di ritorno dalla rassegna nazionale, il ragazzo, tra gli sguardi voyeuristici degli anziani più arzilli che lo sbirciano dalle sbarre della via Sant’Elena, continuerà a zappare sul pistino di Valguarnera in preparazione dei Mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo). Affidandoci nuovamente agli aruspici, passo e chiudo. Mahalo.

Giuseppe Giarrizzo