Riceviamo e pubblichiamo

Riqualificazione Villa Falcone Borsellino, il punto di vista del biologo Antonio Speranza

Il dibattito sul progetto di riqualificazione della villa comunale <<Falcone e Borsellino>>, inizia a prendere quota. Riceviamo e pubblichiamo questo interessante intervento del biologo valguarnerese Antonio Speranza.

Cara Redazione,

Ho letto con molto interesse la notizia che l’Amm.ne comunale ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro per riqualificare la villa comunale “Falcone e Borsellino”.

Finalmente! Dopo i tagli indiscriminati di alberi maestosi nel nostro paese (https://valguarneracom.altervista.org/2019/08/omaggio-ai-grandi-assenti-del-nostro-paese/), dopo una carenza cronica di spazi ludici per bambini, puntualmente distrutti da compaesani sfaccendati, dopo le potature selvagge e incompetenti che puntualmente impediscono ai nostri (malconci) alberi di crescere in modo ordinato, gradevole e funzionale… finalmente, si ritorna a parlare di verde pubblico a Valguarnera (menzione d’onore va al lavoro svolto costantemente dalle Sentinelle Ambientali e anche all’Amm.ne che ha deciso di ripiantumare delle aiuole vuote con alberi di arancio…).

Mi chiedo, da cittadino prima e da biologo poi, come verrà speso questo milione? Valguarnera avrà finalmente un piccolo giardino botanico dove si potrà passeggiare all’ombra? Ricco di essenze mediterranee? Saranno piantumati alberi autoctoni al posto dei soliti onnipresenti eucalipti/robinie? Una piccola oasi verde dove anche le poche specie animali presenti in paese potranno trovare rifugio? E dove anche le scolaresche potranno fare progetti di educazione ambientale (non dimentichiamoci, oltre al drammatico quadro internazionale, che siamo nel bel mezzo di una crisi ambientale che non ha precedenti)?

Finalmente, sul Vs. sito, leggo l’articolo riguardante il progetto e… No. La risposta alle mie domande è no. Leggo con stupore e con un brivido le seguenti dichiarazioni dell’Amm.ne: “Verranno eliminate le siepi ma tra i gradini verranno piantumate delle piante, inoltre anche alcuni degli alberi resteranno. L’ingegnere progettista mi ha detto che in fase di realizzazione qualcosa si potrà mantenere…Valguarnera avrà una grande piazza che mancava …”.
Siepi eliminate? Alcuni alberi resteranno? Qualcosa si potrà mantenere? Grande piazza? Non sono affermazioni vaghe? Una piazza NON è una villa, e viceversa… di cosa si parla esattamente?

Apro con curiosità i progetti allegati e… ammetto di non essere un ingegnere, ma… dove sono le aree verdi? Spero di sbagliarmi, ma dal progetto sembra tutto un’unica pavimentazione.
Abbiamo veramente bisogno di una piazza? Bella e funzionale magari come quella in via XXV aprile… per poi poter, nell’eventualità, sistemare ulteriori sedie e tavolini dei bar e delle pizzerie.

Mi chiedo, ingenuamente, se per questo progetto di “riqualificazione” siano stati interpellati anche architetti del paesaggio, biologi, agronomi o le associazioni ambientaliste che sono tanto attive in paese? Si legge tanto riguardo dichiarazioni, riportate anche su questo sito, su un troppo spesso ventilato (cito) “rispetto della volontà del popolo”. Ma non sono sicuro che la gestione di questo bene comune sia stata proposta alla cittadinanza (termine più consono, mi consenta, rispetto a un demagogico “popolo”) tramite un progetto di democrazia partecipata, come accade in tanti altri comuni italiani. Effettivamente, chi ha deciso che il paese abbia bisogno di una grande piazza?

Se posso dire la mia, dal punto di vista ambientale: eliminare le siepi, è un grave errore, dato che molti animali trovano rifugio e fanno il nido in mezzo a loro. Ridurre le aree verdi a discapito di una colata di cemento per realizzare “la grande piazza che a Valguarnera mancava” è un altro grande errore. Il cemento è impermeabile, l’acqua non filtra nel terreno e, giusto per ricordare, l’estate scorsa abbiamo avuto 48 gradi: la vegetazione nelle città è in grado di abbattere la temperatura dell’aria di circa un paio di gradi (e non solo perché fa ombra) e rilascia, tramite le fronde, umidità. A tal proposito vorrei ricordare che, al posto delle tradizionali pavimentazioni, si cerca di fare sempre più ricorso a pavimentazioni permeabili che permettano un drenaggio delle acque piovane nel sottosuolo (basta cercare su qualsiasi motore di ricerca per farsi un’idea): questo aspetto è stato preso in considerazione nel milione di euro (!) che sarà investito nella piazza, pardon, nella villa?
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Piantate, invece, rinverdite! Indite una competizione per il balcone più bello! Fate una bella aiuola di piante aromatiche, riducete la quantità di cemento che verrà usata, piantate fiori che attirino le api che stanno diminuendo. Fate una bella bambinopoli così che i bambini possano giocare all’ombra e al posto di mettere i giochi sul cemento, metteteli sulla sabbia, come fanno qua in Germania. Eppure, non basta andare così lontano per avere esempi di una buona gestione del verde pubblico, basta fare una passeggiata ai giardini comunali “Garibaldi” di Piazza Armerina. Andare per credere.

Valguarnera ha una percentuale di verde irrisoria, non ha senso continuare a diminuirla. Spero che questo punto di vista possa servire a instaurare una discussione costruttiva in merito.

Cordialmente,
Antonio Speranza