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Tutto il rosa della Pro Sport ’85

Sono state proprio loro, le ragazze della Pro Sport ’85 Valguarnera, le protagoniste della manifestazione open svoltasi a Siracusa questo venerdì. “Non solo Filippo Randazzo!” Il team di atletica valguarnerese, oltre al recente titolo italiano conquistato nel salto in lungo maschile, può andare in solluchero per questo inizio di stagione coi fiocchi: le valenti lunghiste di punta della società, Asia Cordaro e Valentina Agata Rubino, infatti, hanno messo a segno delle fulgide prestazioni che fanno intravedere, dalla feritoia che dà sulla stagione outdoor, solo cose belle. In particolare, la lunghista catanese-brontese (ma forse, oramai, non sarebbe scorretto dire “valguarnerese”), Valentina Rubino, ha accarezzato con il palato il sapore dello standard minimo di partecipazione per i campionati italiani promesse 2022, mancando il suddetto obiettivo di un solo centimetro – Vale ha saltato, al quarto turno, 5,69 (con vento regolare, +1,9). La beffa sportiva, fortunatamente, è stata bilanciata dalle ottime misure durante gli altri turni, da un buon salto nullo vicino ai 5,80 e dalla costanza dell’atleta nel saltare, con estrema facilità, sopra i 5,50 – tutto ciò, nonostante il vento ballerino che nemmeno Roberto Bolle alla Scala di Milano. Grande costanza nei salti è arrivata anche dall’altra atleta di casa Pro Sport: Asia Cordaro. L’eclettica saltatrice nostrana, proprio come Valentina, ha scandagliato per bene la buca del campo “Pippo Di Natale” ed è atterrata, per ben tre volte, sopra i 5 metri (5,10; 5,06; 5,14; e un nullo largamente sopra i 5,30).

“La costanza è frutto della concentrazione…” – non ricordo minimamente chi l’abbia detto, forse Il Dalai Lama, forse Carmichael, ma poco importa – “… e la concentrazione, a sua volta, è frutto dell’amore per ciò che fai.” – questa parte l’ho aggiunta io. Venerdì, dall’assolata ma algida tribuna dello stadio, ho visto proprio questo: tanta costanza e tanta concentrazione. Sono stato testimone di un corrucciato ardore agonistico da parte di ambedue le atlete, ma soprattutto, sono stato testimone di un impenitente, ma così passionale, amore per la disciplina che praticano e vivono quotidianamente – sono un romantico, lo so.

Sentimentalismi a parte, venerdì, nel vernissage sportivo di Siracusa, in gara con la casacca della Pro Sport ’85, anche il velocista Giuseppe Ragno. Lo junior, di ritorno da un infortunio, e quindi con una preparazione ancora deficitaria, si è esibito doppiamente nelle sue specialità, depositando, nella banca dati FIDAL, un crono di 11″40 (nei 100) e di 23″56 (nei 200).

Dalla tribuna stampa, almeno per oggi, è tutto. Res ipsa loquitur.

Giuseppe E. Giarrizzo