Politica

Sindaci e parlamentari al consiglio comunale di Valguarnera

Ancora una volta il consiglio comunale valguarnerese é divenuto il luogo che ha  accomunato vari paesi della provincia di Enna sul problema atavico della viabilità del territorio, In maniera particolare, ieri pomeriggio, si è trattato sullo stato di forte precarietà delle strade provinciali Sp4 e Sp7, due arterie importanti per il volume di traffico che supportano e che servono a collegare questa zona della provincia di Enna (Valguarnera, Piazza Armerina e Aidone) con l’autostrada A19 Palermo-Catania. Il manto stradale e non solo quello, di entrambe le strade, ormai da anni versa in una condizione da quarto mondo, A nulla sono serviti i tanti incidenti stradali (alcuni anche mortali) che si sono verificati e le numerose passerelle di amministratori nazionali, regionali e provinciali, che tali sono rimaste. Per scaricarsi da ogni responsabilità, sia sulla Sp 4 sia sulla Sp7, gli organi preposti hanno imposto limiti di portata e di velocità (alcuni rasentano la passeggiata a piedi), che sono sistematicamente ignorati. Il zizzagare sulla Sp4 alla ricerca di una striscia d’asfalto uniforme, è divenuta quasi una specialità motoristica ennese. Oggi, oltre all’intero consiglio comunale e alla giunta cittadina, erano presenti il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, il deputato regionale e sindaco di Troina, Fabio Venezia, i parlamentari nazionali Stefania Marino ed Eliana Longi. Per l’ex provincia regionale di Enna, era presente il geometra Salvatore Ragonese. Proprio da quest’ultimo sono arrivate notizie che riguardano il futuro prossimo delle strade in oggetto che patiscono, oltre alla pochezza di fondi anche la carenza di tecnici progettisti negli uffici dell’ex provincia di Enna. Il rappresentante dell’ex provincia ha elencato una serie di progetti in corso d’opera sia per la Sp 4 sia per la Sp7, Il dibattito sviluppatosi in aula ha coinvolto la deputazione nazionale e regionale presente, ognuna pronta a fare la sua parte per giungere alla definitiva sistemazione delle strade in questione. Ma tra il dire e il fare (il passato lo insegna), c’è di mezzo il mare. Alle parole di impegno e collaborazione con il territorio dell’onorevole Longi, sono seguite quelle dell’onorevole Venezia. Il sindaco di Troina ha rimarcato la scarsa valenza a livello regionale dell’Ennese rispetto alle aree metropolitane. Sempre Venezia ha sottolineato che al momento, più di 20 milioni di euro possono essere stanziati per la viabilità delle aree interne ma che ne occorrono circa 500 milioni per sistemare l’intera rete viaria secondaria della provincia. L’onorevole Stefania Marino ha rimarcato il suo impegno a Roma, per una sburocratizzazione della fase progettuale tramite un suo emendamento al Codice degli appalti che va in controtendenza con la variante voluta dal governo Meloni; emendamento che mira anche a fare lavorare le piccole imprese. Sempre Stefania Marino ha messo tutti in guardia, richiamando all’appartenenza territoriale, rispetto a quella politica, contro il volere politico del governo nazionale che va verso la regionalizzazione del territorio nazionale. Una scure di chiaro stampo leghista che rischia di peggiorare ancora di più le condizioni del mezzogiorno d’Italia. La deputata ennese ha concluso con la proposta di lavorare per un allargamento della ZES (Zona economica speciale), a tutto il territorio provinciale. Il dibattito in aula è proseguito con l’intervento di vari consiglieri comunali e della sindaca Draia’. Il tavolo di confronto aperto dal consesso valguarnerese, oltre che sulla viabilità, resta aperto, anche su altri tematiche che riguardano la provincia di Enna, il cui futuro è sempre più incerto e falcidiato da una disoccupazione galoppante e dal conseguente fenomeno migratorio che la sta spopolando il territorio.

Arcangelo Santamaria