Riceviamo e pubblichiamo

Il Consigliere Giuseppe Speranza sui disagi del comparto agricolo

Un clima sempre più avverso sta ulteriormente peggiorando le già precarie condizioni delle infrastrutture territoriali. Piogge abbondanti, sempre più di frequente bombe d’acqua, vanificano il duro lavoro del comparto agricolo e zootecnico, mettendoli in ginocchio e minando uno dei principali pilastri economici della provincia di Enna. Su questo tema pubblichiamo le riflessioni del consigliere comunale e capogruppo del Pd Giuseppe Speranza.

Arcangelo Santamaria

 

Le incessanti piogge delle scorse settimane che hanno duramente colpito il nostro territorio hanno messo in ginocchio buona parte dei nostri terreni agricoli compromettendo le produzioni cerealicole e foraggere quest’ultime destinate all’alimentazione del bestiame che costituisce risorsa insostituibile per soddisfare i bisogni nutrizionali degli animali.

Si è passati da anni di persistente e severa siccità che hanno reso i campi poco permeabili, alle consistenti precipitazioni degli ultimi giorni che in alcune zone non sono state sufficientemente assorbite dai nostri campi, con le conseguenze che appaiono visibili come i recenti allagamenti che hanno interessato le nostre arterie di trasporto principali, tra cui la SP4. 

Fenomeni metereologici opposti ma che presentano un comune denominatore: il cambiamento climatico che comporterà nei prossimi anni una scarsità di risorse: su tutti l’impatto del consumo di acqua così come i grandi sbalzi climatici proprio come sta accadendo in queste ultime settimane.

Il settore dell’agricoltura dei nostri territori e composto per lo più da piccole imprese che devono fare i conti da un lato con la sostenibilità finanziaria dovuta ad un prezzo sempre più basso delle produzioni (frumento a 0,25 centesimi ) a fronte di costi di produzione sempre maggiori.

Ma dall’altra fatica ad accedere ai finanziamenti per via delle dimensioni ridotte delle aziende a scapito di quelle più grandi e strutturate.

Ecco perché il tema centrale oggi risulta essere quello della sostenibilità ambientale, economica, e sociale.

Si parla sempre più di Agrotecnologia come settore in crescita nel nostro paese con numerose startup integrate con il mondo della ricerca per vincere la sfida dell’innovazione e della sostenibilità.

Dotare le nostre coltivazioni con tecnologie che possano monitorare l’andamento delle colture rappresenterà un grande fattore competitivo che potrà garantire alle nostre aziende di ridurre i costi operativi.

Puntare sull’innovazione in agricoltura significa puntare a produzioni ecosostenibili in grado di fare fronte alle sfide del futuro, tra cui appunto i cambiamenti climatici.

In questo momento cruciale per le imprese del nostro territorio occorre salvaguardare da una parte il valore della nostra tradizione ma al contempo mettere in atto tutte quelle pratiche innovative che oggi potrebbero consentirci di stare sul mercato.

Oggi le istituzioni ad ogni livello devono da un lato preoccuparsi del sostegno economico alle nostre imprese.

Ma non può essere questo il futuro.

A nostro parere occorre mettere insieme attorno ad un “tavolo verde” permanente ricercatori, istituzioni, professionisti ed imprese con l’obiettivo di fare squadra per mantenere competitivo il nostro territorio lavorando per strutturare meglio il nostro indotto includendo anche la filiera di trasformazione dei prodotti.

Accrescere la conoscenza e la cultura delle nostre imprese sul territorio per puntare alle sfide di domani appare presupposto fondamentale per la sopravvivenza di questo settore che rappresenta buona parte dell’indotto occupazionale delle nostre comunità.

 Sarà unicamente in questa direzione che nei prossimi anni sarà possibile sfruttare le risorse pubbliche che avremo a disposizione, partendo appunto dalla nuova Pac 2023-2027 che premierà sempre più le imprese che avranno la capacità di mettersi insieme.

Consigliere Comunale Giuseppe Speranza

Gruppo PARTITO DEMOCRATICO

Valguarnera Caropepe lì 8 Giugno 2023