Politica

Il PD di Valguarnera a sostegno del salario minimo

<<Anche a Valguarnera, in linea con quanto proposto dalla nostra segreteria e dai parlamentari nazionali e su indicazione della segreteria provinciale guidata da Katia Rapè, stiamo promuovendo un documento a sostegno del salario minimo>>. Ad annunciarlo è il consigliere comunale e capogruppo del Pd, Giuseppe Speranza che sull’iniziativa che sarà intrapresa dal partito di Elly Schlein, in tutti i Comuni, aggiunge:<< Stiamo promuovendo un documento a sostegno del salario e la relativa mozione è già stata presentata all’Assemblea regionale siciliana dai nostri deputati, primo firmatario Fabio Venezia>>. Il Pd ha protocollato un Ordine del giorno con il quale intende impegnare i sindaci a sostenere questa misura. <<Impegniamo i sindaci a sostenere il salario minimo contribuendo così a sollecitare il Parlamento nazionale affinchè elabori una proposta di legge>>. Uno stralcio dell’ordine del giorno presentato da Giuseppe Speranza, recita: << In Parlamento sono all’esame delle competenti commissioni alcuni disegni di legge aventi ad oggetto l’istituzione del salario minimo orario in Italia per i lavoratori pubblici e privati; il salario minimo orario esiste già in 21 stati membri dell’Unione europea su 27 e attualmente l’Italia è uno pei pochi Paesi sprovvisti di tale misura nonostante l’elevato numero di lavoratori in condizioni di povertà in Italia, invece, come rilevato dall’INPS, 4,5 milioni di lavoratori guadagnano meno di 9 euro lordi all’ora mentre 2,5 milioni non arrivano a 8 euro; il salario minimo orario è uno strumento che consente di contrastare efficacemente forme di competizione salariale al ribasso e al contempo garantisce dunque la correttezza della competizione concorrenziale sul mercato da parte delle imprese; l’istituzione del salario minimo orario consentirebbe di ridurre le disuguaglianze e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, rafforzare la contrattazione collettiva e individuare i contratti “leader”, in modo da mettere finalmente fine alla proliferazione dei CCNL “pirata”; l’introduzione di questa misura consentirebbe, inoltre, di stabilire una soglia di dignità al di sotto della quale nessun contratto collettivo deve scendere e di prevedere un meccanismo di sostegno alle imprese detassando gli incrementi retributivi dei CCNL ( Contratti collettivi nazionali).
Arcangelo Santamaria