Politica

Scozzarella, la Regione ha emesso il parere sulla sfiducia

<<Non ho mai avuto dubbi sul fatto che la normativa regionale prevalesse su quella comunale e che la sfiducia votata nei miei riguardi da 7 consiglieri comunali non fosse regolare>>. A dirlo è il presidente del consiglio comunale Enrico Scozzarella che incassa il parere espresso dall’assessorato regionale alle Autonomie locali e rimane ancorato allo scranno più alto del civico consesso. Il parere giunto dall’assessorato palermitano, in pratica sancisce che ci vuole il voto di 8 consiglieri per sfiduciare il presidente del consiglio comunale e che sarebbe stato sufficientemente il parere del segretario comunale per stabilire chi avesse ragione tra Scozzarella ed i 7 consiglieri comunali. Il segretario comunale, durante la seduta che portò al voto di sfiducia nei riguardi di Scozzarella aveva espresso il suo parere dichiarando che la normativa regionale prevaleva su quella comunale. Adesso Enrico Scozzarella si toglie qualche sassolino dalle scarpe e afferma: <<Sono stati 3 mesi di forti pressioni politiche al limite della regolarità. Ho dovuto sopportare anche attacchi personali e adesso che l’assessorato regionale ha sancito la fine di questo teatrino, oltre al rispetto istituzionale, mi auguro che si ritorni in aula e si lavori per il bene del paese. Abbiamo importanti atti propedeutici al bilancio comunale da portare avanti e abbiamo anche da sbloccare e risolvere l’importante questione del mercato settimanale>>. Scozzarella, quindi, rimane saldamente al suo posto e invita i 7 consiglieri comunali a lasciare in pace il prefetto di Enna. I 7 consiglieri comunali (Filippa D’Angelo, Filippa Greco, Angelo Bruno, Enrico Capuano, Luca Bonanno, Carlo Biuso, Giuseppe Speranza), che hanno sfiduciato Scozzarella dicono: << Prendiamo atto che il parere inviatoci dalla Regione Siciliana è in netto contrasto con il parere che ci è stato comunicato verbalmente da sua eccellenza il Prefetto. Per questa ragione nelle prossime ore formalizzeremo una richiesta di incontro a sua al Prefetto di Enna, perché il parere inviatoci dall’assessorato alle Autonomie locali non chiarisce per nulla la vicenda ed è in netto contrasto con quanto riferito nell’incontro avvenuto in prefettura.

Ad oggi non siamo messi nelle condizioni di potere esercitare il nostro ruolo istituzionale, perché esiste l’evidente rischio che le delibere di consiglio comunale non producano effetti in quanto nulle>>.

Arcangelo Santamaria