Politica

Il PD sul ridimensionamento delle scuole

Il capogruppo consiliare del Pd, Giuseppe Speranza, presenta un ordine del giorno per una revisione dei parametri del piano di dimensionamento scolastico. Partendo dall’ordinanza n. 05884/2023 con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto il ricorso contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, il Ministro dell’Economia e delle Finanze sul Dimensionamento scolastico, Giuseppe Speranza dice: <<In Provincia di Enna, il Piano di dimensionamento per l’anno scolastico 2024/2025 potrebbe comportare un ulteriore taglio di ben 6 istituzioni scolastiche (4 nel settore primario e 2 in quello secondario), almeno la metà delle quali incomprensibili, poiché in netto contrasto con quanto esplicitamente previsto dalla normativa nazionale e dalle indicazioni assessoriali>>. Il capogruppo del Pd cita numeri impietosi e aggiunge: << Nell’arco di 14 anni la provincia di Enna ha visto ridursi progressivamente ed inesorabilmente il numero delle istituzioni scolastiche di ben il 46% (nell’anno scolastico 2008/2009 l’intera provincia di Enna, secondo i dati pubblicati dal MIUR nel settembre 2008, registrava 60 istituzioni scolastiche, nell’anno scolastico 2022/2023, secondo i dati prodotti dall’USR Sicilia registra 28 istituzioni scolastiche, con un picco di 12 autonomie tagliate solo nell’anno scolastico 2012/2013, 16 nell’anno scolastico 2013/2014, 6 nell’anno scolastico 2020/2021). Tutti i Comuni della provincia di Enna, nessuno escluso, hanno subito dimensionamenti scolastici anche rispetto alle deroghe previste dalle passate e vigenti normative. Negli ultimi 25 anni la provincia di Enna ha perso ben 49 istituzioni autonome (-69% del totale) a fronte di un calo della popolazione scolastica del 36,5%, costituendo così scuole con la media di 916 studenti>>. Un quadro drammatico che non fa per nulla bene al territorio e per questo Giuseppe Speranza afferma: <<I continui accorpamenti tra diverse scuole ennesi hanno creato e continueranno a creare danni gravi e permanenti al territorio e alla popolazione, sia in termini occupazionali che in termini di garanzia di pari opportunità per gli studenti delle nostre scuole; in termini occupazionali, senza contare l’incidenza che gli accorpamenti hanno sulla dotazione organica dei docenti, si potrà contare su circa 200 unità in meno (49 dirigenti scolastici, 49 direttori amministrativi, 60 collaboratori scolastici, 30 assistenti amministrativi e 10 assistenti tecnici); in termini di mancate risorse finanziare da investire nelle nostre scuole il danno è molto più grave: mediamente un istituto scolastico autonomo per le stesse misure può presentare un solo progetto e riesce a ricevere finanziamenti Europei (PON, FESR, PNRR, ecc.) mediamente per 100 mila euro all’anno; se ipotizziamo mediamente due soppressioni per ogni anno scolastico, si sono perse opportunità di finanziamento per oltre 65 milioni di euro.

Il drammatico calo della popolazione scolastica (-8.700 alunni nella Provincia dal 2008/2009 al 2022/2023) non potrà consentire ulteriori dimensionamenti se non tagliando le residue autonomie e ridimensionando ulteriormente già da subito e, negli anni a venire, scuole già in questi anni dimensionate. La Scuola pubblica deve continuare a rimanere un imprescindibile presidio di democrazia necessario alla formazione attiva, critica e partecipe del cittadino, al fine anche di colmare i divari territoriali e sociali esistenti, soprattutto nelle aree interne e marginali>>. Il consigliere del Pd conclude:<<Preso atto dei contenuti, pienamente condivisibili, del documento unitario sul dimensionamento della rete scolastica della provincia di Enna redatto dalle segreterie provinciali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e FGU Gilda UNAMS con il mio ordine del giorno si vogliono  adottare tempestivamente tutte le iniziative necessarie ed attivarsi con l’Ufficio scolastico provinciale, con quello regionale e con l’Assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale per una revisione dei parametri del piano di dimensionamento degli istituti di ogni ordine e grado nelle aree interne e marginali della Sicilia e in particolare nella provincia di Enna, al fine di tutelare non soltanto i posti di lavoro ma l’identità stessa della scuola pubblica per come delineata dalla Costituzione e in relazione al territorio>>.

Arcangelo Santamaria