Politica

Lettera di Angelo Bruno alla Sindaca sui locali dell’Angelo Pavone

Il consigliere comumale Angelo Bruno, ritorna alla carica sulla vicenda dei locali della scuola media “Angelo Pavone” che l’utenza scolastica vorrebbe come refettorio per la mensa e dove, invece, l’amministrazione comunale intende trasferire la biblioteca cittadina. Bruno ha indirizzato una lettera alla sindaca Francesca Draia’ chiedendo di rivedere la propria decisione e di non arroccarsi in una posizione che alla fine fa del male solo agli studenti della scuola media. Bruno, tra le altre cose scrive:<<La politica è esclusivamente servizio. Ormai è diventato troppo facile salire sul piedistallo diventando sempre più difficile calarsi al servizio dei nostri cittadini. Eppure siamo stati eletti per ascoltare le esigenze della nostra città, della comunità che tanto diciamo di amare. Mi ha profondamente colpito la manifestazione dei genitori e degli alunni svoltasi giorno 21 novembre. Mi ha colpito perché i nostri cittadini non dovrebbero essere costretti a manifestare per difendere i propri diritti e le proprie legittime esigenze. La manifestazione ad oggi non è stata ascoltata dalla sua amministrazione comunale>>. Angelo Bruno invita la sindaca al buon senso e aggiunge:<<Noi, come Lei ben sa, siamo divisi su tutto ma pensavo che almeno la difesa di certi valori unisse tutti coloro i quali hanno il privilegio di ricoprire ruoli istituzionali come noi. Le richieste della scuola, degli alunni e dei genitori non rappresentano un capriccio o il tentativo di mettere in difficoltà l’amministrazione comunale. Ormai è come se Lei trasformasse qualunque discussione in questa comunità in un referendum sulla sua persona, per aggiornare i suoi appunti su chi è con lei ma soprattutto su chi è contro di lei. Non è così, stia serena la vita non è sempre un perenne conflitto o una eterna congiura alla sua persona. La scuola e le famiglie valguarneresi non fanno politica, chiedono servizi, pretendono risposte concrete e utili a migliorare le attività degli studenti. Domani sono certo che torneremo a scontrarci su altri temi e su altre problematiche, ma non trasformi la nostra scuola e i nostri studenti in un campo di battaglia. Questo io non potrò permetterlo, né a Lei né a nessun altro>>.

Arcangelo Santamaria