Cronaca e Attualità

La Namastè smentisce il comunicato del Comune con date e Pec alla mano

Si acuisce lo scontro la tra Cooperativa Namastè ed il Comune di Valguarnera sulla triste vicenda riguardante il ricovero di A. una minore disabile (oggi maggiorenne) di Valguarnera, in comunità, e sulle competenze riguardanti il sostentamento economico. La ragazza, ancora oggi è ospite della cooperativa Namastè che, dopo la nota dei Servizi sociali valguarneresi, inviataci dalla sindaca Francesca Draià, replica punto su punto con la dottoressa Laura Boria. Nel ribadire che venga tutelato il progetto di vita della ragazza- Boria- precisa che la cooperativa Namastè in sede legale non è stata soccombente nei riguardi del Comune di Valguarnera ed a tale proposito ha inviato anche una precisazione da parte del suo avvocato. La responsabile della Namastè smentisce anche il fatto che non c’è mai stata nessuna comunicazione con il Comune di Valguarnera e cita diverse Pec (Posta elettronica certificata) che a partire dal 2018 sono state inviate all’ente valguarnerese. Laura Boria sottolinea anche che non è obbligo di legge l’iscrizione all’Albo Regionale, qualora la struttura voglia svolgere prestazioni in regime privato. Nel sottolineare, infine, che una recente sentenza ha stabilito che la ragazza, all’interno della Namastè ha trovato un punto di riferimento significativo nella struttura che riconosce come un luogo accudente protettivo e significativo per la sua crescita, Laura Boria, prende atto che il Comune di Valguarnera, oggi, è disposto a farsi carico della ragazza, e invita l’ente municipale valguarnerese a produrre fatti e non parole, proponendo soluzioni viatiche concrete.

Arcangelo Santamaria

Di seguito la nota stampa della Cooperativa Namastè

Prendiamo atto della risposta del Comune pubblicata dalla Vs testata giornalistica in data 13/01/2024, evidenziand0 che non va mai perso di vista l’obiettivo per il quale abbiamo ritenuto necessario esplicitare quanto accaduto: un obiettivo non è tale, se non è dichiarato, ergo, come cooperativa vogliamo solo che venga tutelato il PROGETTO DI VITA di una persona con disabilità. Per quel che riguarda il lato economico, lasciamo ai Tribunali il giudizio ed il merito. Alla luce di quanto detto, precisiamo con documentazione probatoria e non a parole o con proclami, quanto affermiamo:

  • “la Namastè è risultata soccombente”: due semplici risposte, dove? Quando? A tutela della nostra credibilità, alleghiamo ( all 1 A) lettera del nostro legale con la quale si precisa che il G.I. “non si esprimeva in alcun modo sul merito”;
  • “strumentalizzazione per raggiungere scopi economici”: ci siamo sempre rivolti ai G.I. ai quali va l’ESCLUSIVO PARERE sul merito del credito da noi vantato;
  • “da quel momento il Comune di Valguarnera non ha più ricevuto né relazioni di aggiornamento della Comunità né provvedimenti da parte del Tribunale”: sin dall’inizio di questa storia, noi abbiamo inviato numerose pec, a tutela del credito, nelle quali si rammenta dell’ESISTENZA della persona con disabilità e si invita, nel superiore interesse della persona con disabilità, di operare delle scelte diverse di collocamento presso altre strutture (1^ pec del 07/05/2018- 2^ pec del 29-01-2019 etc etc per finire all’ultima in ordine cronologico del 04/06/2023 dove ancora una volta si invita al trasferimento della persona, all nr 2 A). Al silenzio perdurante, segue una sola risposta nel 2023 ossia di inoltrare “analoga richiesta ad altro Servizio Sociale”…… QUINDI il Comune di Valguarnera che sin da subito (correva l’anno 2018….)

ha ricevuto le nostre pec, chiarisca quali “verifiche sulla struttura” ha fatto? Perché non ha mai risposto prima? perché non ha mai proposto alternative alla persona con disabilità RESIDENTE nel proprio Comune; tutte le scelte operate ante Namastè si sono rivelate “inadeguate a fronteggiare le problematiche di A.” (Cit. presente negli atti giudiziari) fino a portarla a compiere gesti estremi ed a non maturare competenze prosociali adeguate, tant’è che il Tribunale per i Minori, a soli tre mesi di distanza dall’arrivo di A. presso la struttura scrivente e ravvisati i primi segnali di miglioramento,  ribadiva alle lamentele mosse dal Comune di Valguarnera che la scelta della struttura doveva essere a “salvaguardia e protezione” della minore.

  • “la Namastè avrebbe potuto provvedere all’iscrizione all’Albo Regionale……”: non spetta a chi ha dichiarato questa cosa, tale decisione, si ricorda che non è un obbligo di legge qualora la struttura volesse svolgere prestazioni in regime privato. Ciò è possibile, previa iscrizione all’albo Comunale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 27 della L. R. 22/86 e nel rispetto degli standards previsti dalla circolare 17 Febbraio 2003 N° 2. Affermare che la “Namastè non fornisce adeguate garanzie e standards” rappresenta un ossimoro in termini di legge e stride con la vita della persona A.

La questio, in questa sede, non è il credito che vantiamo da anni bensì TUTELARE il PROGETTO DI VITA di una persona con disabilità, per anni disatteso ed INDISCUTIBILMENTE sostenuto, solo ed esclusivamente, da PRIVATI ed il cui successo è palese nella sostanza. Tuttavia, è stato DICHIARATO, in una recente sentenza che: “A. ha trovato un punto di riferimento significativo nella struttura……che riconosce come un luogo accudente protettivo e significativo per la sua crescita….Si evidenzia nel contempo che la ragazza ha acquisito e sviluppato con l’aiuto degli operatori della struttura comunitaria alcune NON INDIFFERENTI autonomie personali e sociali” nonostante la vulnerabilità, a cui si aggiungono “i risultati ottenuti nel percorso scolastico”.

In termini di standards e compentenze…….. fatti o parole? 

Prendiamo atto che il Comune di Valguarnera oggi è “disposta a farsi carico della ragazza”: benissimo! Allora, cosa aspetta il Comune a proporre soluzioni viatiche concrete, nel rispetto del principio di autodeterminazione della persona con disabilità, che sposino il PROGETTO DI VITA in itinere, che vadano oltre l’interesse economico della scrivente (ammesso che vi sia, dato che da oltre 7 anni nessuno ha mai corrisposto 1€!!!!!!):

     Fatti e non parole! A. vi aspetta!

 

Per la Coop Namastè

Dott.ssa Laura Boria