Cronaca e Attualità

A 91 anni non ci vede bene e non riesce a votare

Dopo decenni di puntuale appuntamento con il voto, zio Ciccio Oliveri, per motivi burocratici, stamattina non ha potuto votare. A raccontare quanto accaduto è suo figlio, l’ingegnere Pippo Oliveri. << Mio padre ha 91 anni, avendo lavorato per 50 anni in miniera è un grande invalido sul lavoro con una percentuale dell’81% e da tempo non ci vede bene, infatti da parecchi anni per tale motivo non ha avuto rinnovato la patente. Per chi come lui ha visto la guerra, andare a votare non è solo un diritto, è un dovere.

Volendo votare ma non vedendoci bene, per evitare di invalidare il voto, un voto a cui lui tiene, segue tutti i telegiornali e pur essendo anziano vuole esprimere la sua opinione, pertanto così come previsto dalla legge voleva che il medico dell’Asp accertasse la sua infermità fisica e lo autorizzasse ad essere accompagnato da suo figlio per esprimere liberamente come è giusto in una democrazia il suo voto>>. Pippo Oliveri precisa:<<La Legge 104/92 allArt. 29. ovvero Esercizio del diritto di voto al punto 2 dice: Per rendere piu’ agevole l’esercizio del diritto di voto, le unita’ sanitarie locali, nei tre giorni precedenti la consultazione elettorale, garantiscono in ogni comune la disponibilità di un adeguato numero di medici autorizzati per il rilascio dei certificati di accompagnamento e dell’attestazione medica di cui all’articolo 1 della legge 15 gennaio 1991, n. 15>>. Qual è l’ostacolo che avete incontrato?

<<Stamattina mi sono recato al Poliambulatorio di Valguarnera con mio padre, l’ho aiutato a salire le scale e ci siamo recati dal medico dell’Asp.

Il medico ci ha detto che occorre un certificato medico di un medico dell’Asp per certificare la sua infermità.

Alla domanda: ma dove lo trovo di domenica un medico dell’Asp che accerti la disabilità di mio padre? Mi è stato risposto veda lei, io senza un certificato medico non posso autorizzare.

Prima di andare via ho chiesto: ma lei non è un medico dell”Asp. Mi ha risposto che pur essendo un medico dell’Asp, lui non è un oculista.

Magari in qualche altro Comune il medico che manda l’Asp è un oculista e li mio padre poteva votare, ma Valguarnera no>>. L’ingegnere Oliveri racconta l’amarezza di suo padre..

<<Al ritorno l’ho accompagnato al bar dove la mattina ama chiacchierare con gli amici, ed alla domanda degli amici: Zio Ciccio ha votato, lui con grande ammarezza ha fatto vedere la scheda elettorale ed ha risposto: non mi hanno fatto votare, non ci vedo bene e pertanto non posso votare. Mi ha guardato, mi ha dato la sua scheda elettorale e mi ha detto:iettila, a mia nan mi ser chiu!

Chiaramente mia madre che da 70 anni va a votare con mio padre se non vota mio padre non vuole andare a votare e a questo punto mi chiedo se la mia famiglia non può esprimere un voto per questa elezione perché a Valguarnera il medico dell’Asp non è un oculista, in una pseudo democrazia che impedisce a mio padre di votare, io che vado a votare a fare?>>