Sanità

Ecco perché non si trovano medici per la guardia medica

La carenza di medici nei presidi guardia medica di vari paesi siciliani e il << caso Valguarnera>>, con l’avvenuta sospensione del servizio sanitario per vari turni nello scorso weekend, ha smosso la politica regionale. L’onorevole ennese, Elena Pagana (Attiva Sicilia), annuncia: <<Una circolare dell’assessorato regionale alla Sanità, risolve il problema. Auspico la rapida applicazione da parte dell’Azienda sanitaria provinciale>>. Quanto avvenuto a Valguarnera, presidio medico nel quale dei consueti 5 medici in organico, da diverse settimane ne sono rimasti in servizio solo 3 che hanno dovuto sobbarcarsi turni massacranti, ha scoperto una realtà che riguarda diversi paesi della provincia di Enna e, quanto pare, altri in tutta l’Isola. Ma perché non si trovano camici bianchi disposti a lavorare nei presidi di guardia medica? A quanto pare sui no arrivati alle varie Asp, da parte di chi era stata chiamato a fare il medico di guardia, sta pesando la differenza di compensi economici sulla paga oraria. Un medico impiegato nelle Usca, guadagnerebbe circa 80 euro l’ora, mentre la paga oraria per chi lavora in guardia medica sarebbe di circa 21 euro. Adesso, però, il governo regionale ha tracciato una strada obbligata per i camici bianchi. <<L’assessorato regionale – spiega la parlamentare Elena Pagana- ha emanato una circolare mirata a scongiurare il ripetersi di episodi simili a quello di Valguarnera. I medici che prestano 30 ore di servizio nelle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, devono garantire 12 ore nelle guardie mediche. E’ una disposizione non derogabile alla quale i medici che scelgono di prestare servizio nelle Usca, dovranno attenersi. Adesso – aggiunge Pagana – auspico che l’Asp di Enna, applichi nell’immediato le disposizioni che sono mirate proprio a risolvere questo aspetto>>. Oggi, intanto, le istituzioni comunali valguarneresi, incontreranno il direttore generale dell’Asp di Enna, Francesco Iudica. L’assessore alla Sanità, Piero Nocilla, da ex dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna, si rende conto delle attuali difficoltà a reperire personale medico, ma suggerisce una soluzione tampone. <<Sino a quando non sarà reperito il personale medico necessario a coprire i turni in tutti i presidi di guardia medica della provincia di Enna, ritengo che sia il caso di distribuire equamente il disagio. Ci sono paesi- spiega Nocilla- che tra di loro distano solo pochi chilometri ( 5-6 o al massimo 10), e potrebbero in alcuni turni di guardia medica usufruire di un unico presidio. Un paese come Valguarnera, invece, dista 18 chilometri dal paese più vicino che è Piazza Armerina. Per questa ragione non può permettersi di rimanere senza guardia medica>>.

Arcangelo Santamaria