Politica

Proposta una commissione d’indagine sulle dimissioni di Nino Castoro

I consiglieri comunali Giuseppe Speranza (Libertà è partecipazione) e Angelo Bruno (Pd), hanno presentato una mozione con la quale chiedono la costituzione di una commissione d’indagine che faccia luce sulle dimissioni del consigliere del Pd, Nino Castoro, che ha rinunciato al suo seggio nel civico consesso, denunciando di avere subìto pressioni nel suo lavoro privato; ingerenze politiche e denunciando la sindaca Draià alla Procura della repubblica di Enna. <<Le motivazioni che hanno indotto Nino Castoro a rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale- dicono Speranza e Bruno- rappresentano un momento di grande imbarazzo per la storia di questa istituzione. Nella missiva, l’ex consigliere comunale afferma di essere stato costretto alle dimissioni per potersi difendere dalle “vessazioni” subite durante la campagna elettorale e nel periodo in cui ha svolto l’incarico di consigliere; di avere ricevuto, in ambito lavorativo, “numerose e gratuite angherie, le quali sono sfociate in vere e proprie punizioni” e che “mai si era visto un accanimento personale di questa levatura all’interno del nostro panorama politico”>>. I 2 consiglieri comunali aggiungono:<< Notiamo spesso una enorme sofferenza da parte di chi governa la nostra comunità nei confronti di coloro che la pensano diversamente. Come rappresentanti istituzionali, tra i nostri doveri vi è certamente la difesa dei valori democratici e della libertà di manifestazione del pensiero e, pertanto, non possiamo consentire a nessuno di ledere la dignità dei consiglieri comunali o di chiunque impegnato in attività politiche>>. Speranza e Bruno, citano la posizione lavorativa di Castoro (dipendente della ditta che gestisce il servizio rifiuti a Valguarnera, e aggiungono:<< In merito a quanto dichiarato dal consigliere comunale dimissionario non è dato conoscere se la vicenda abbia avuto un risvolto di natura giudiziaria; se il sindaco sia stato destinatario di accuse specifiche in relazione a detti e comportamenti riconducibili ad interferenze sull’attività lavorativa del Castoro; se la Ditta Traina S.r.l. si sia mostrata accondiscendente agli input del sindaco, attuando scelte aziendali definibili persecutorie nei confronti di Castoro, in quanto consigliere comunale di una forza politica avversa all’attuale amministrazione e, quindi, “nemico da punire”. Per questo con la nostra mozione proponiamo di censurare il comportamento del sindaco, per non avere prontamente fornito la giusta informativa al consiglio comunale e della Ditta Traina, qualora avesse assunto (così come pare) comportamenti antisindacali e lesivi della dignità del lavoratore denunziante e violato la normativa inerente al contratto di lavoro e agli obblighi derivanti dalla specificità dell’appalto aggiudicatosi. Inoltre, qualora venissero accertate tali responsabilità, proponiamo che il consiglio comunale impegni l’amministrazione comunale a revocare l’appalto con la Ditta Traina S.r.l. Chiediamo, inoltre, al segretario comunale di trasmettere il verbale della seduta di commissione del 22 luglio, alla Procura della Repubblica di Enna così come le conclusioni della Commissione d’indagine, se costituita, verranno trasmesse alla Procura della Repubblica perché verifichi se vi siano comportamenti riconducibili a responsabilità di natura penale da parte del denunciante e/o da coloro che hanno indotto il denunciante a rassegnare le dimissioni da consigliere comunale>>.

Arcangelo Santamaria