Politica

Le reazioni di Speranza e Bruno alle dichiarazioni del Sindaco sull’aumento delle indennità

 

Al Partito democratico e al suo capogruppo in consiglio comunale, Giuseppe Speranza, non vanno giù le recenti dichiarazioni della sindaca Francesca Draià sulla vicenda dell’aumento delle indennità di carica. << Sono affermazioni- dice Speranza- che meritano da parte nostra necessarie considerazioni nel tentativo di ripristinare la verità dei fatti che ancora una volta viene messa a dura prova dalle bugie del primo cittadino e dalla profonda inadeguatezza di amministratori e funzionari come da anni denunciamo pubblicamente>>. Il capogruppo del Pd analizza i passaggi avvenuti e aggiunge:<< Il sindaco dimentica che l’adeguamento delle indennità risale al mese di febbraio 2023 quando con la determina dirigenziale n° 134 veniva disposto l’aumento previsto nella legge di bilancio 2022 con carattere retroattivo a fare data dal mese di gennaio. Così come previsto nella legge di bilancio 2022 l’aumento delle indennità non è obbligatorio, ma tali adeguamenti devono garantire il “rispetto pluriennale degli equilibri di bilancio”. Proprio nel rispetto di questo inderogabile principio la determina in questione contiene una grave anomalia perché era necessaria una variazione di bilancio obbligatoria (questa sì) così come previsto dalla normativa contabile, al fine di rendere capiente il relativo capitolo in bilancio. Variazione che non è mai stata effettuata così come prontamente segnalato agli uffici preposti>>.

Giuseppe Speranza denuncia possibili irregolarità e afferma:<< Nei fatti i funzionari del nostro ente autorizzano da mesi una spesa non prevista in bilancio, certificando attestazioni di regolarità contabile false con effetti sul bilancio che sono ancora tutti da definire visto che ad oggi registriamo la totale assenza degli atti propedeutici all’approvazione del bilancio consuntivo e previsionale corrente. Il pasticcio poi risulta ancora più evidente con la delibera di Giunta del 25 luglio che prevede una variazione di bilancio con carattere di urgenza di un dirigente che impegna spesa non prevista in bilancio in esercizio provvisorio. La proposta di deliberazione contrasta poi con le dichiarazioni imbarazzanti del sindaco che ha affermato “ il nostro ente non è in esercizio provvisorio”>>. Il capogruppo del Pd ha una sua chiave di lettura: << L’ennesima tentazione di mentire anche quanto non occorre? oppure un amministratore che dopo tanti anni presenta ancora lacune nella conoscenza della pratica amministrativa? Noi da anni denunciamo la profonda superficialità e l’inadeguatezza di amministratori e funzionari: questa ennesima vicenda certifica che le nostre riflessioni in questa direzione trovano quotidiano riscontro. Il sindaco afferma che il punto non è l’indennità ma il lavoro che gli amministratori svolgono nell’interesse della comunità? Ebbene i nostri amministratori che non hanno indugiato troppo nell’adeguare le loro indennità, convivono da anni con reciproci benefici con i nostri funzionari che sono tra i più pagati in Sicilia. Ma l’operato degli uni quanto degli altri ha contribuito a mettere in ginocchio il nostro ente: bilanci disastrati come appurato dalla Corte dei conti, una situazione debitoria non quantificabile come rilevato dai revisori, continui disavanzi frutto di una gestione malsana spalmati su più esercizi finanziari, ed una organizzazione interna del personale oramai implosa con evidenti effetti sulla nostra comunità>>. Le accuse di Giuseppe Speranza si fanno pesanti quando afferma:<< Di quali interessi parla il sindaco quando da anni all’ombra del nostro ente tutto passa dalle sue mani? Intrattiene rapporti poco chiari con aziende che forniscono servizi per conto dell’ente, gestisce appalti, conferisce incarichi a professionisti e legali tutti provenienti da fuori territorio lasciando a mani vuote il nostro tessuto economico produttivo. Proclama una gestione trasparente ma pratica una gestione “Tra- parenti”. Il sindaco parla di livello di dialettica politica? Il suo linguaggio terrificante, i suoi comportamenti inadeguati hanno accresciuto una divisione perenne nella nostra comunità alimentata da un uso sconsiderato dei social che utilizza senza scrupoli per schernire avversari che a turno sono stati definiti con termini indicibili. Ma con la consueta faccia tosta lamenta un confronto con le forze politiche senza dipanare mai le ombre che circondano il suo operato e l’inguaribile disprezzo verso tutti coloro che la pensano diversamente>>. Infine, le indicazioni del Pd per un possibile dialogo. <<Vuole aprire un confronto? Si impegni pubblicamente a smontare questo impianto di potere e di interessi. Inizi a restituire quanto sottratto da anni ai nostri cittadini grazie al suo operato fallimentare. Noi da anni denunciamo i rischi relativi all’esclusione sociale di una parte della nostra comunità. Oggi appare non più rinviabile la costituzione di un fondo di solidarietà comunale e un bonus TARI a favore delle famiglie più disagiate provvedendo a finanziare subito la mensa scolastica per tutte le classi a tempo pieno. Oggi queste misure non sono realizzabili>>. Come possiamo finanziare questi servizi? <<Iniziamo dalla revoca della delibera con la quale è stata aumentata l’indennità ai revisori dei conti recuperando circa 40 mila euro; dalla riduzione delle indennità di risultato e di posizione dei funzionari del 30%, recuperando altri 40 mila euro. Impegni la sua giunta e i consiglieri comunali che la sostengono a firmare queste proposte. In questa direzione noi siamo pronti a fare la nostra parte, come abbiamo sempre fatto>>.

Di seguito anche la dichiarazione del Consigliere Angelo Bruno:

In questi giorni il dibattito sulla ormai famosa
variazione di bilancio urgente sull’aumento delle indennità di Sindaco e Assessori ha giustamente irritato tanti cittadini. Per fare chiarezza, innanzitutto il Sindaco dovrebbe chiarire non certo solo a me ma all’intera città il carattere dell’urgenza di questa delibera, soprattutto se sono ancora ampiamente indietro su tutti gli atti propedeutici al bilancio. Altresì non deve stupire se in ogni caso sia i Consiglieri Comunali e i cittadini ne parlano, oltre a essere in piena democrazia non si ci poteva illudere all’infinito di aver scambiato il Palazzo di Città per proprietà privata. Per il resto non mi appassiona la discussione sugli stipendi, io personalmente avrei evitato.
Più interessante risultano essere le ragione dell’opportunità politica di questa scelta, analizzare il momento preciso che stiamo vivendo e l’atteggiamento sempre più politicamente imbarazzante con cui poi il Sindaco cerca di giustificare la scelta in questione. Per carità nulla di illegittimo, però nessuno può negare che mentre loro si aumentano lo stipendio i cittadini valguarneresi pagano una TARI salatissima e in più devono fare i conti con le aliquote comunali altissime(IMU e addizionale comunale Irpef). Le stesse aliquote, al massimo valore consentito dalla legge, che chi oggi si aumenta lo stipendio non ha voluto abbassare. È questo che mi imbarazza, oltre a farmi pensare che spesso tutte le critiche fatte al passato sono state solo chiacchiere e propaganda. Nessuno ha detto che c’è una correlazione tra aumento delle indennità della giunta e reddito di cittadinanza, ma non si può negare che questo famoso aumento è avvenuto lo stesso giorno del tramonto definitivo del reddito di cittadinanza. Il Sindaco fa finta di non capire, forse non ricorda che in giunta ha il Vice Sindaco e un Assessore in quota Fratelli D’Italia, che è lo stesso partito che a livello nazionale cancella il reddito di cittadinanza per evitare sperpero di danaro pubblico, mentre loro in giunta a Valguarnera gioveranno dell’aumento delle indennità.
Tornando alla delibera diciamo le cose come stanno, non esistono i presupposti dell’urgenza perchè non si crea alcun danno all’Ente. Come mai Sindaco e Assessori hanno avuto questa fretta?
Affermare poi che i Consiglieri Comunali non si occupano della comunità è una bugia, ma ormai siamo abituati alla mistificazione della realtà da parte della Draià.
Non si contano più le segnalazioni negli uffici, gli incontri con i responsabili di settore, le interlocuzioni con gli Assessori non solo da parte mia ma anche dei miei colleghi Consiglieri Comunali.
Il Sindaco mi smentisca pubblicamente se sto dicendo una cosa falsa, smentisca che il sottoscritto non è costantemente in prima linea quando si parla del bene di questa città.
In verità ho la sensazione che il problema è un altro, per il primo cittadino i Consiglieri Comunali sono buoni a seconda delle circostanze e soprattutto al variare dei suoi mille volti politici, oltre che al variare dei numeri in Consiglio Comunale ormai lacerati e precari.
Pochi mesi fa tesseva le mie lodi sui suoi profili social per il mio interesse su alcune criticità della comunità o sulle proposte di alcune mozioni da me presentate in Consiglio Comunale e oggi improvvisamente ridivento, insieme ai miei colleghi, il nemico numero uno.
Come mai? Forse perché ho osato dire che la delibera sull’aumento delle indennità la ritengo politicamente inopportuna? Lo penso, lo dico e continuerò a farlo. Anzi farò di più, molto di più, quella delibera entro sessanta giorni dovrà essere ratificata dal Consiglio Comunale, benissimo è proprio li alzerò le barricate.
Concludendo voglio dire al Sindaco che la collaborazione con le altre istituzioni si costruisce e non si può improvvisare. Non è possibile tendere una mano mentre l’altra è impegnata a pugnalare alle spalle, e sappiamo tutti che il primo cittadino non conosce gratitudine e merito a nessuno in politica. Il Sindaco deve imparare a rispettare i Consiglieri Comunali prima di invitarli a riunioni informali nella propria stanza, deve pensare prima di azionare le sue dirette lasciandosi in accuse sgraziate e poco eleganti.
Io per la mia comunità ci sono e ci sarò sempre, potendo fare a meno delle simpatie del primo cittadino. In politica ho sempre costruito ponti, e questo me lo riconoscono tutti i miei colleghi, non è colpa mia se il Sindaco alza muri, gli stessi muri di cui è rimasta prigioniera.
Per tutto il resto per me conta solo Valguarnera e al dialogo finto e poco credibile del Sindaco preferisco l’interlocuzione costante con le tante cittadine e i tanti cittadini che ho ancora l’onore di rappresentare e difendere.

Il Consigliere Comunale
ANGELO BRUNO
Capogruppo del Gruppo Misto

Arcangelo Santamaria