Cronaca e Attualità

A settembre 32 famiglie lasceranno Valguarnera. Il Prof. Gambacurta: “Si balla nelle piazze e nelle vie per non vedere il morto in mezzo alla casa”

“Godbye Malinconia”, la nota canzone del cantautore Caparezza e di Tony Hadley, intepretata sabato sera in un concerto che si è tenuto in piazza Garibaldi, ha fatto salire il nodo alla gola al professore Alfonso Gambacurta, valguanerese e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il dipartimento Comunicazione e ricerca sociale dell’università La Sapienza di Roma. Alfonso Gambacurta, al momento in paese per le sue vacanze estive, mentre intonavano il ritornello della canzone “Da qui se ne vano tutti”, si è guardato intorno e nel testo di Caparezza ha visto la sua Valguarnera. Dallo stato emotivo che una canzone può destare in chi ama il proprio paese ma che per questioni di lavoro è costretto ad andare via, ai fatti. <<A Valguarnera- dice Gambacurta, questa estate, il circolo didattico ha avuto 32 richieste di trasferimento di bambini che a settembre lasceranno la scuola materna, elementare e media, per il trasferimento di decine di famiglie al nord Italia e all’estero. Tutto questo -denuncia Gambacurta- nel silenzio della “normalità” paesana. Si balla nelle piazze e nelle vie per non vedere il morto in mezzo alla casa>>. Il paese si svuota di anno in anno e il professore Gambacurta fa lua sua analisi. <<Il Rapporto Italiani nel mondo sull’emigrazione 2017, lo dice chiaro. In tutta l’Isola entro il 2025 si prevede lo spopolamento di 1 milione di siciliani. Nell’entroterra siculo, 3 sono i comuni con record assoluto di partenze: Mirabella, Villarosa e Valguarnera, tra i primi 10 comuni per tasso di emigrazione>>. Alfonso Gambacurta che per anni col dottorato in Teiria e Ricerca Sociale, ha studiato l’emigrazione ed elaborato una tesi sull’emigrazione siciliana, con l’amaro in bocca dice:<< Il tema non interessa nessuno. La politica che non sa dare risposte, gira lo sguardo altrove per non ammettere la sua incapacità. Dopo la morte di Mirko Tremaglia, ministro per gli italiani nel mondo, la questione emigrazione è tristemente sparita>>. Nel frattempo migliaia di famiglie rifanno le valigie e riparatono. <<L’emigrazione attuale – afferma Gambacurta- è totalmente diversa da quella del passato. Non è solo l’emigrazione di necessità ma anche emigrazione “desiderata”, perchè i giovani, consapevoli del disagio del proprio territorio, vogliono scappare altrove, dove le condizioni di vita sono migliori. Viene così a morire- sottolinea- l’ “emigrazione di ritorno” che predeva il ritorno del migrante nel paese di orgine per un progetto di vita. Chi parte oggi probabilmente non tornerà più. C’è solo desertificazione umana e spopolamento delle menti migliori e delle braccia più forti e volenterose>>. L’analisi conclusiva di Gambacurta, immortala uno dei momenti più drammatici. << Nel territorio restano anziani, impiegati pubblici e i molti disperati che pur di campare, spesso accettano di diventare manovalanza della criminalità organizzata o si mettono al collo il cappio dell’assistenzialismo politico ai fini elettorali e di voto di scambio, ancora molto forte nei nostri territori. Eppure viviamo sull’isola del tesoro: culturale, ambientale, paessaggistico e umano. Questo tesoro che vuole dire turismo, agricoltura di qualità e alta qualità della vita, continuiamo a buttarlo alle ortiche>>.

Arcangelo Santamaria