Cronaca e Attualità

Da 4 anni mancano spogliatoi e docce per i lavoratori del cantiere dei rifiuti, il Servizio di Prevenzione dell’Asp invia atti alla Procura.

Sta diventando sempre più corposo il fascicolo della procura della repubblica di Enna, riguardante la gestione del servizio rifiuti a Valguarnera. Al vaglio degli inquirenti, la mancanza di un cantiere di lavoro (da circa 4 anni), dove parcheggiare gli automezzi e consentire agli operatori ecologici di avere spogliatoi e docce. Una mancanza che sarebbe stata accertata dallo S.Pre.S.A.L. (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) che fa capo all’Azienda sanitaria provinciale, ente che ha trasmesso gli atti alla procura della repubblica. Le indagini sarebbero scaturite da una serie di denunce politiche presentate dal gruppo consiliare di opposizione “L’Altra Voce per Valguarnera” che, oltre a segnalare le precarie condizioni igienico-sanitarie a cui venivano esposti gli operatori ecologici, a seguito della mancanza di un luogo dove cambiare gli indumenti e farsi una doccia, ha evidenziato che la mancanza di un cantiere e la sua gestione, per la ditta affidataria del servizio, comportava un risparmio di 10-15 mila euro al mese. Anni addietro, quando il cantiere di Valguarnera era gestito direttamente dall’Ato, il luogo dove venivano parcheggiati gli automezzi e dove si trovava lo spogliatoio per i dipendenti, fu sequestrato dai carabinieri, perché non ritenuto conforme alle norme vigenti in materia di cantieri di lavoro. Da allora, gli operatori del cantiere non hanno più avuto uno spogliatoio e gli automezzi sono stati parcheggiati alla periferia del paese accanto al cimitero comunale. Lo scorso mese di gennaio, il giudice Milazzo della sezione penale del tribunale di Enna, su richiesta dell’avvocato Salvatore La Biunda, legale dell’imputato Antonino Di Mauro, ex liquidatore dell’Ato Rifiuti, ha interrogato il consigliere comunale, Giuseppe Speranza, capogruppo de “L’Altra Voce per Valguarnera”, e il sindaco Francesca Draià. Durante l’interrogatorio, oltre alla questione “cantiere” sarebbe stata trattata anche la vicenda riguardante il sequestro di alcuni automezzi utili alla raccolta dei rifiuti che circolavano per il paese senza essere stati immatricolati. Al momento la ditta che ha in gestione il settore rifiuti a Valguarnera, in un immobile privato che sorge in contrada Paparanza, appena fuori dal paese, sta allestendo un cantiere. Ma altre indagini sarebbero attualmente in corso. A quanto pare, infatti, si sta indagando sui recenti affidamenti da parte del comune di Valguarnera alla ditta che gestisce il settore rifiuti. Di mezzo ci sarebbe l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), mentre la Regione Siciliana pare abbia aperto una indagine interna sulle varie ordinanze emesse dal comune di Valguarnera.

Arcangelo Santamaria