Cronaca e Attualità

General Montaggi e l’ingiunzione di pagamento al Comune. Le dichiarazioni del Sindaco e del consigliere Bruno

Ingiunzione di pagamento per il Comune di Valguarnera che entro 40 giorni deve pagare 175 mila 712,25 euro alla General Montaggi, la ditta Catenanuova che ha svolto a Valguarnera il servizio di raccolta, pulizia e smaltimento rifiuti. A stabilirlo è stato il giudice Marco Pennisi del Tribunale di Enna, che ha posto fine al contenzioso tra l’ente municipale e la General Montaggi, ritenendo che vi sia prova scritta del credito vantato dalla ditta del presidente Salvatore Valenti per i servizi espletati a Valguarnera dal dicembre 2019 al febbraio 2021. Il Comune di Valguarnera, con il responsabile dell’Ufficio Tecnico, l’ingegnere Vittorio Giarratana, lo scorso 5 maggio, aveva contestato alla General Montaggi la propria nota spese, evidenziando servizi previsti ma non espletati e applicando penali per 140 mila euro. Il Tribunale di Enna, invece, ha dato ragione alla ditta, quantificando il credito in 175 mila 712,25, aggiungendo i relativi interessi e anche le spese procedurali per 2mila 135 euro. Il Comune di Valguarnera avrà 40 giorni di tempo per opporsi all’ingiunzione, ma il caso ha già assunto anche connotazioni politiche visto che il consigliere comunale e capogruppo del Pd, Angelo Bruno, dice: << La vicenda, che ormai da settimane occupa tutte le testate giornalistiche, tra il Comune di Valguarnera e la ditta General Montaggi, assume sempre più tratti imbarazzanti e lontani da una gestione seria della cosa pubblica. Vicenda incresciosa che certamente rischia di sporcare l’immagine di una comunità seria come la nostra, la stessa immagine che il sindaco Draià voleva difendere procedendo con cause legali pagate dai cittadini che poi ha perso rovinosamente. È paradossale assistere a questa vicenda, per il semplice fatto che ricordo ancora i numerosi proclami, rigorosamente autocelebrativi come ci ha da tempo abituati il sindaco Draià, di elogio per il lavoro svolto in quei mesi e che oggi improvvisamente si contesta. Foto, commenti e video caricati sui social, dal nostro primo cittadino, per pubblicizzare la perfetta pulizia di strade, piazze, giardini e perfino caditoie. Ricordo ancora l’eco delle parole della Draià, tra gli applausi e l’irrefrenabile estasi dei suoi sostenitori, in campagna elettorale, “siamo il paese più pulito della provincia” diceva mentre cuciva sulla tanto amata fascia la solita medaglia al merito. Alla luce di questi fatti è legittimo interrogarmi su chi teneva pulito il nostro Comune. Era la General Montaggi o abilità e poteri paranormali del sindaco che tutto può? Mi chiedo da consigliere comunale e soprattutto da cittadino cosa è cambiato. Non è paradossale che il Comune di Valguarnera contesti presunti servizi non espletati dopo molti mesi e non durante il periodo in cui non sarebbero stati resi? Una cosa è certa, pretendo che sulla questione l’amministrazione comunale faccia al più presto chiarezza anche perché porterò la delicata questione in consiglio comunale dove il sindaco dovrà rispondere all’intera città>>. Abbiamo chiesto una replica alla sindaca Francesca Draià che dice:<< Non si comprende la polemica anche in considerazione del fatto che il Comune ha un preciso obbligo di legge di verificare l’attività svolta dal gestore uscente e contestare eventuali mancanze per come già fatto nel corso del rapporto. Il contratto e gli atti di gara sono espressamente chiari e sono stati accettati dal gestore. La mancata esecuzione dei servizi comporta il pagamento di penali dettagliatamente previste e lo scomputo del costo del servizio non svolto dai pagamenti. E’ quantomeno strano che il consigliere Bruno prenda le parti del gestore omettendo di verificare i fatti presso gli uffici competenti, avendone diritto e anche un obbligo derivante dalla carica rivestita ed eventualmente successivamente polemizzare su fatti ed atti a lui non conosciuti. La mancata contestazione e il mancato recupero delle somme contestate rappresenterebbe un gravissimo danno erariale per il Comune le cui responsabilità ricadrebbero sui soggetti responsabili del servizio. La legalità non è un’opinione né una prerogativa da utilizzare e sbandierare all’occorrenza. E’ un obbligo al quale questa amministrazione e gli uffici comunali si attengono scrupolosamente. Se il Comune dovrà eventualmente pagare qualcosa al gestore uscente dovrà essere certificato in una sentenza del Tribunale non bastando nel caso specifico una eventuale e minacciata ingiunzione che si fonda esclusivamente sulla produzione documentale di una sola parte senza contraddittorio. E’ d’obbligo che il Comune verifichi, come sempre fatto anche con il precedente gestore il quale ha opportunamente preso atto delle osservazioni del Comune, che il capitolato d’appalto venga eseguito e venga rispettato in ogni punto. Il consigliere Bruno- aggiunge Draià- con queste frasi e articoli privi di fondamento e sconoscendo fatti ed atti infanga l’immagine del nostro Comune. Riguardo alle cause si vincono e si possono perdere, l’ente ha il diritto di difendersi. Si ricorda comunque che il Comune proprio in materia di rifiuti è uscito sempre vittorioso dai contenziosi che in ogni caso esistono in numero molto limitato rispetto ad altri comuni. Evidentemente il consigliere Bruno frequenta poco il paese perché non ha contezza della pulizia del nostro comune che è alla vista di tutti. Il nostro comune dal 2015 ad oggi è uno dei più puliti del territorio, anche grazie alle attente verifiche dell’amministrazione che ha puntato sul decoro e la pulizia a 360 gradi, e non chiude gli occhi su nessuna mancanza>>.

Arcangelo Santamaria