Politica

La sezione comunale della DC interviene sulle dimissioni di Castoro

Le recenti dimissioni del consigliere comunale del Pd, Nino Castoro e le motivazioni rese note dallo steso, hanno sollevato un polverone politico. La sezione comunale della Democrazia Cristiana, con i coordinatori, Davide Urzì, Fina Greco e Salvo Indovino, è intervenuta sulla vicenda. <<Dopo avere appreso delle dimissioni del consigliere Nino Castoro, non potevamo esimerci dall’esprimere un nostro commento sulla vicenda, anche in funzione della richiesta del consigliere Angelo Bruno di una convocazione straordinarie ed urgente della prima commissione consiliare per fare chiarezza sulle motivazioni, politiche e personali, che hanno spinto Castoro alle dimissioni stesse>>. Esordiscono così gli esponenti della Dc, che poi aggiungono:<< Certamente non è la prima volta, e non sarà l’ultima, che un consigliere decide di rinunciare al mandato elettorale sia per motivi politici che personali; ma nella fattispecie le argomentazioni e le accuse di Castoro non possono passare inosservate non tanto per le implicazioni che le stesse hanno sul piano personale ma principalmente, per le implicazione che le stesse avranno sulla sfera politica della nostra comunità e, quindi, sul corretto funzionamento del consiglio comunale>>. Occorre ricordare che Nino Castoro, prima delle sua elezione era il responsabile del cantiere comunale del servizio rifiuti, attualmente gestito dalla ditta Traina. << Le accuse rivolte dal consigliere Castoro su quanti, politici e non, hanno “minato” la dignità personale e messo in dubbio la qualità e la professionalità del lavoro svolto (prima della tornata elettorale) non sono di poco conto. Molti i cittadini- affermano  Urzì- Greco e Indovino- che hanno potuto apprezzare la qualità del suo operato nell’incarico affidato nella gestione del personale addetto al servizio di pulizia e raccolta rifiuti; apprezzamento pubblico avuto anche dalla precedente amministrazione che ancora oggi è al governo del nostro paese. Ma proprio in tale direzione sembra che vadano le accuse di Castoro (chiaramente da dimostrare); “angherie …. sfociate in …punizioni” “accanimento personale” . E dalle parole dell’ex consigliere Castoro si intravedono possibili ulteriori ripercussioni (forse legali) sulle singole vicende, non ancora note pubblicamente, che hanno spinto Castoro a dimettersi. E se da un punto di vista personale la vicenda scuote e ci rammarica, politicamente dobbiamo anche accettare di buon grado le dimissioni viste le sue continue assenze al consiglio comunale, giustamente motivate, che hanno reso ancora più debole l’attività della già sparuta forza d’opposizione. Ci auguriamo che la vicenda Castoro- concludono- venga chiarita e conclusa nelle sedute della prima commissione e giunga in consiglio comunale solo per rendere edotto tutto il civico consesso e la comunità valguarnerese; mentre auspichiamo che le attività del consiglio siano sempre di più volte alla pianificazione delle attività che vadano a migliorare i servizi e le opere a vantaggio dell’intera collettività senza peggiorare ulteriormente i conti del nostro comune>> . A proposito di conti e di settore rifiuti, dopo l’ingiunzione di pagamento emanata dal tribunale di Enna, secondo la quale il Comune di Valguarnera, deve alla ditta General Montaggi, 175 mila 712, 25 euro, la stessa General Montaggi, ha notificato al Comune di Valguarnera altre fatture per un ammontare di circa 90 mila euro, riguardanti il pagamento del servizio svolto dal personale nei giorni festivi e domenicali.

Arcangelo Santamaria