Sanità

Solo stanze vuote al Boccone del povero nell’ala riservata al Poliambulatorio. Garofalo: “Se qualcuno pensa di stancarci, si sbaglia.”

Lunedì mattina, alcuni membri del Comitato cittadino di Valguarnera, guidati dal coordinatore provinciale dei Comitati cittadini Ennesi, Carlo Garofalo, ha visitato i nuovi locali del poliambulatorio comunale. Nella nuova sede della struttura sanitaria che fa capo all’Azienda sanitaria provinciale di Enna, presa in affitto dalla casa di riposo “Il Boccone del povero”, il comitato cittadino ha voluto verificare quanti servizi erano entrati in funzione, visto che delle 12 branche di medicina specialistica attive allo scorso 18 aprile (giorno di chiusura del poliambulatorio Sebastiano Arena), solo alcune sono state riattivate. <<Sono passati circa 5 mesi- dice Carlo Garofalo- dalla chiusura immediata e senza giustificato motivo del Poliambulatorio. Seppure in questi mesi sono state date parecchie date sia dall’Asp, sia dal sindaco di Valguarnera, per la riattivazione di tutti i servizi, ad oggi poco è stato fatto>>. Carlo Garofalo, a quanto pare, ha trovato tante stanze vuote e pochi servizi attivi. <<La cosa che più ci rattrista – afferma il rappresentante dei Comitati Ennesi- è il fatto che lunedì mattina, pur avendo parlato telefonicamente con la segretaria del Direttore, Emanuele Cassarà, al quale avremmo voluto chiedere il crono-programma ufficiale per la riattivazione dei servizi, a distanza di 24 ore nessuno ci ha contattato dall’Asp, come se “Lor Signori” vengono quasi disturbati dalla presenza dei cittadini che richiedono servizi, ma soprattutto trasparenza e la verità>>. Carlo Garofalo evidenzia anche il silenzio di altre istituzioni e aggiunge:<<D’altronde, ad una nostra lettera, inviata a tutte le Autorità, all’indomani della manifestazione pubblica, alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini, nessuno ha dato riscontro, tranne la Prefettura. Da un giro nei corridoi e con le bocche cucite degli addetti, abbiamo potuto constatare che le stanze sono vuote e sulle porte con fogli A4 è indicata cosa ci sarà in quella stanza. Quando non si sa perché forse nessuno lo sa>>. Il Comitato cittadino non ha nessuna intenzione di mollare e Garofalo, conclude:<<Se qualcuno pensa di stancarci, si sbaglia. Manterremo alta l’attenzione sul problema e se continuano a non riattivarsi i servizi, chiameremo la gente alla mobilitazione generale. Il diritto alla salute è un bene comune da difendere a denti stretti>>.

Arcangelo Santamaria