Cultura e Società

Nominato il presidente del Parco Floristella. Legambiente e Sentinelle esprimono la loro soddisfazione

La nomina dell’avvocato ennese Piero Patti alla carica di presidente dell’ente parco minerario Floristella- Grottacalda, viene accolta con positività anche da Legambiente. A tale proposito abbiamo sentito Giuseppe Maria Amato che di Legambiente è una della massime cariche. <<Legambiente che ha avuto da sempre a cuore il parco- dice Amato- essendone di fatto la ideatrice, non può che salutare con positività la nomina dell’avvocato Patti. Intanto perché finalmente si interrompe una lunghissima fase di commissariamento che ha ingessato la realizzazione di progettualità ed eventi, poi perché si torna ad avere un presidente “locale” che immaginiamo sarà attento al ruolo del parco nel contesto di questa parte della Sicilia>>. Le aspettative su Floristella-Grottacalda sono tante e Giuseppe Maria Amato sottolinea. <<Il parco è parte integrante del Rocca di Cerere Unesco Global Geopark e si fregia della attestazione dell’importantissimo organismo internazionale, divenendo parte di un sistema, di una rete di ben 148 territori in tutto il mondo. Speriamo che adesso si possa finalmente avviare la fase di realizzazione del museo a Palazzo Pennisi, di ripristino della visitabilità delle migliori discenderie, di utilizzazione del trenino già in forze al parco ed ancora mai utilizzato. Ovviamente- conclude Amato- non possiamo che ringraziare il lavoro svolto sin qui dal soprintendente Neri che, nonostante la estrema limitatezza del suo mandato commissariale, ha garantito le sorti del parco minerario e del personale>>. Positivo anche il giudizio delle “Sentinelle Ambientali” l’associazione valguarnerese presieduta da Filippo Cozzo che dice: <<Siamo soddisfatti della nomina, che è condizione necessaria affinché il parco possa avviarsi verso un virtuoso processo di rilancio, che deve necessariamente passare attraverso la creazione di un dialogo costruttivo con le associazioni, che numerose operano delle nostre aree e che possono apportare con le loro idee e progetti, nuovi spunti di rilancio, come per esempio è accaduto per i concerti del primo maggio, i raduni dei bikers, le attività escursionistiche e le attività didattiche, che nei precedenti anni si sono alternate con grande coinvolgimento di cittadini. E’ importante inoltre il raccordo e il dialogo tra i sindaci dei comuni fondatori dell’ente parco (Valguarnera, Piazza Armerina, Enna, Aidone) che sono obbligati a  prendere atto che tale sito rappresenta il più importante sito di archeologia industriale del sud Italia essendo anche patrimonio dell’Unesco. Occorre inoltre- aggiunge Cozzo- che il consiglio di amministrazione insieme al direttore scientifico si attivino per avviare progetti finanziati dalla comunità europea che in molti casi rischiano di tornare indietro se non si effettua una attenta e appassionante attività progettuale. Auspichiamo che il Parco Floristella non sia la cenerentola della regione Sicilia ma che questa miniera di zolfo si possa trasformare in una miniera d’oro, nel senso che possa diventare una opportunità di rilancio turistico, ambientale, didattico e non da ultimo occupazionale. Auguriamo buon lavoro al nuovo presidente>>.

Arcangelo Santamaria