Cronaca e Attualità

Le dichiarazioni dell’avvocato della General Montaggi

Non si sono fatte attendere le reazioni delle General Montaggi, la ditta che gestiva il servizio Rifiuti a Valguarnera, alle recenti dichiarazioni della sindaca Francesca Draià. Dal legale della ditta, l’avvocato Elenio Mancuso, abbiamo ricevuto la seguente missiva che pubblichiamo integralmente.

Si rimane basiti dalle infondate dichiarazioni rese, in data 9 giugno 2021, dal Sindaco del Comune di Valguarnera Caropepe su alcune testate giornalistiche. Non può che ribadirsi che la General Montaggi ha sempre svolto egregiamente il servizio di gestione rifiuti presso il Comune di Valguarnera Caropepe, in ossequio al Capitolato Speciale, e garantendo, sempre su richiesta di detto Comune, numerosi servizi aggiuntivi, per come preventivamente previsto anche nell’allegato A) del Capitolato. Pertanto, sia la richiesta di riduzione del costo del servizio avanzata dall’Ente, sia l’applicazione di penali per asserite inadempienze, non solo risultano palesemente infondate nella sostanza, ma anche illegittime nella forma, siccome contrarie a quanto previsto dall’art. 15 del suddetto Capitolato Speciale. Nessuna contestazione (ex art. 15) relativa ad asserite inadempienze nell’esecuzione del servizio è stata mai mossa da parte del Comune di Valguarnera nei confronti della General Montaggi nel corso dell’affidamento, ma solo diversi mesi dopo la conclusione del periodo di affidamento del servizio (pertanto, con ogni consequenziale effetto decadenziale in cui è già incorso l’Ente), e ciò in violazione del suddetto art. 15 e delle connesse e chiare norme del Codice Civile, che prevedono termini e modalità di contestazione analitici e inderogabili. Tra l’altro, come sopra anticipato, la General Montaggi, su richiesta dello stesso Ente, ha svolto nel corso degli anni numerosi servizi aggiuntivi (quali ad esempio, l’espletamento del servizio nelle domeniche e nelle festività), ponendo a disposizione del cantiere anche numerosi mezzi aggiuntivi, così da avere maturato il diritto di ottenere, ai sensi dell’allegato A) del citato Capitolato speciale, il pagamento di somme ulteriori (diverse centinaia di migliaia di Euro) di cui alle fatture già trasmesse all’Ente nei giorni scorsi, che, laddove dovessero rimanere anch’esse impagate, saranno oggetto di una ulteriore domanda giudiziale.
Pertanto, nessuna “persecuzione” da parte della General Montaggi è in corso, né è mai stata posta in essere nei confronti dell’Ente, salvo che con tale termine (“persecuzione”) si intenda la condotta di chi, con azioni giudiziarie legittime, chieda (come nel caso della General Montaggi) il riconoscimento del proprio diritto di ottenere il pagamento di prestazioni e servizi regolarmente resi in favore del beneficiario, e rimasti impagati
Le ulteriori asserzioni, poi, secondo cui la General Montaggi avrebbe contestato gli atti della procedura di gara settennale per la sola circostanza che la stessa non sia risultata aggiudicataria del servizio, e che tali atti non siano poi stati impugnati dalla stessa (così da significare – secondo il ragionamento seguito dall’Ente – la regolarità di detti atti) sono del tutto infondate. La General Montaggi, infatti, aveva ed ha, a tutt’oggi (essendo operatore economico ammesso alla gara settennale espletata, incluso nella relativa graduatoria a tal fine redatta) il diritto di verificare e contestare la regolarità degli atti emessi nella predetta procedura di gara (nonché nella antecedente procedura di gara citata dal Comune, tenutasi diversi anni fa, ove non è risultata aggiudicataria), rimanendo a sua totale discrezione la scelta di impugnare, o meno, tali atti, anche alla luce di valutazioni e scelte aziendali di natura economica, attesi anche i costi da sostenersi in un eventuale giudizio avente ad oggetto la legittimità degli atti di gara. Quanto appena rilevato non può certamente condurre ad un’asserita infondatezza delle contestazioni mosse sugli atti di gara.
Risulta inoltre francamente incomprensibile e non fondata la circostanza secondo cui al Comune di Valguarnera Caropepe è sempre stata data “ragione” dall’Autorità Giudiziaria, atteso che mai sono sorti contenziosi giudiziari tra il Comune di Valguarnera Caropepe e la General Montaggi Soc. Coop.
Ritengo dovuto il presente intervento al fine di chiarire i fatti e la posizione della General Montaggi, salvaguardandone il buon nome, in quanto le recenti dichiarazioni del Sindaco dell’Ente, pubblicate da alcune testate giornalistiche, idonee a ledere ingiustificatamente l’immagine e il decoro della società, che da decenni svolge egregiamente il servizio di gestione dei rifiuti in favore di numerosi Enti sull’intero territorio nazionale, ivi incluso il Comune di Valguarnera Caropepe, con integrità sia morale, sia professionale, e onestà integerrima. Inoltre va evidenziato che, nonostante il mancato pagamento da parte del Comune di Valguarnera Caropepe, di ingenti somme in favore della General Montaggi Soc. Coop. per il servizio di gestione dei rifiuti reso, quest’ultima ha comunque provveduto al pagamento di tutte le retribuzioni (ivi incluso il TFR), in favore dei lavoratori del cantiere, utilizzando le proprie autonome risorse economiche, e con ciò evitando che l’esposta incresciosa situazione venutasi a creare a causa del mancato pagamento di quanto dovuto alla General Montaggi, arrecasse danni, non solo alla società, ma anche agli incolpevoli lavoratori del cantiere di Valguarnera.
In ultimo, superfluo evidenziare che sede “naturale” ove trattare e sarà trattata tutta la vicenda, sono le aule di un Tribunale, dalle quali arriveranno certe e ferme risposte.

Avv. Elenio Mancuso