Cultura e Società

L’importanza di intitolare una via a Girolamo Valenti, L’opinione della Prof. Mazzucchelli dell’University of Central Florida

Mi occupo di letteratura italiana dell’emigrazione e studi italoamericani negli Stati Uniti dal 2003 e in diciotto anni di attività accademica mi è capitato spesso–e con malcelato orgoglio–di parlare di due nostri concittadini: Francesco Lanza e Girolamo Valenti. Il primo lo conosciamo bene, almeno di nome: a Lanza, infatti, una Valguarnera riconoscente ha dedicato una piazza e una scuola. A Valenti, invece, non è ancora stata intitolata neanche una pista ciclabile.

Mi rammarico per un’occasione persa a più riprese. Una 15ina di anni fa, insieme ad Enzo Barnabà e Sebastiano Giarrizzo, avevamo scritto di Valenti e pubblicato qualche breve appunto biografico sulla sua brillante carriera di giornalista ed editore negli Stati Uniti e della sua opera indefessa di opposizione al fascismo. Uno tosto, il Valenti, che tutti i valguarneresi dovrebbero conoscere e di cui dovremmo tutti andare fieri. Qualche anno dopo la pubblicazione dell’articolo, nel 2011, i nipoti di Girolamo Valenti, Angela e Tony, vennero a Valguarnera accolti da Barnabà, Giarrizzo e dall’allora sindaco Sebo Leanza. In quell’occasione si iniziò a parlare dell’ipotesi di dedicare una strada all’illustre concittadino. Da allora, ne abbiamo riparlato in diversi momenti, firmato petizioni, e discusso con diverse amministrazioni fino al 2017, quando Sebastiano Giarrizzo presentò al sindaco una richiesta formale di intitolazione abbracciata da molti. Pensavo fosse la volta buona. E invece ancora niente, neanche una mulattiera.

Intitolare una strada, una via, o una piazza a Girolamo Valenti è tributare il giusto riconoscimento ad un valguarnerese che si è distinto sulla scena internazionale per il suo impegno sociale, culturale e politico. Ha funzione celebrativa ma serve anche a tenere viva la memoria locale e ispirare i giovani valguarneresi. Rilancio la discussione da questa parte dell’Atlantico nella speranza che a Valguarnera i cittadini e l’amministrazione ne condividano l’importanza e ne riconoscano finalmente la necessità, stavolta in maniera tangibile.

Chiara Mazzucchelli