Cronaca e Attualità

Indagini sull’incendio a Florsitella. Indizi emersi portano a pensare ad un crimine premeditato (Le foto)

Una azione criminale studiata nei minimi dettagli per appiccare le fiamme, sviare i primi e fondamentali interventi di spegnimento e distruggere l’intero parco minerario Floristella-Grottacalda. Le primi indagini sul rogo che qualche giorno fa è divampato all’interno di Floristella-Grottacalda, stanno facendo emergere dati inconfutabili che lasciano ipotizzare ad una azione di squadra che ha attaccato in più punti il polmone verde ed i suoi beni più preziosi. Una azione condotta in pieno giorno e che apre seri interrogativi sulla sorveglianza del parco minerario. A quanto pare ci sarebbe stata una effrazione a Palazzo Pennisi e l’intento di dare fuoco alla struttura. Nell’area retrostante il palazzo sono stati ritrovati dei fumogeni la cui accensione sarebbe servita a sviare i primi interventi, mentre si appicavano le fiamme all’area boschiva dell’intero parco minerario, con inneschi di candele nella zona delle macalube. Un piano di attacco ambientale che solo una persona non poteva mettere in atto. Una azione criminale condotta da chi conosce bene il parco minerario Floristella-Grottacalda e, purtroppo, conosce anche le sue falle nel sistema di sorveglianza, al punto da appiccare le fiamme in pieno giorno. Gli inquirenti stanno conducendo indagini serrate e dalla loro parte hanno la popolazione che da sempre ha voluto tutelare Floristella-Grottacalda, chiedendo, tra le varie cose, che il parco minerario fosse sorvegliato giorno e notte.

Arcangelo Santamaria